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Meloni sveglia l'Ue: l'attentatore "sbarcato illegalmente". A cosa porta l'immigrazione di massa

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L'Europa è piombata nuovamente nell'incubo del terrorismo dopo l'attentato di lunedì 16 ottobre a Bruxelles. Un innalzamento della tensione che si intreccia con la crisi in Medio Oriente ma anche con i flussi dell'immigrazione illegale. Abdesalem Lassoued, questo il nome dell'uomo che ha ucciso in Belgio due svedesi, era sbarcato a Lampedusa dodici anni fa. L'uomo è stato fotosegnalato a Porto Empedocle nel gennaio del 2011 per ingresso illegale in Italia. Il 45enne tunisino nel 2016 era stato identificato dalla polizia a Bologna mentre due anni fa sarebbe passato per Genova, secondo quanto emerge da una foto pubblicata sul suo profilo Facebook.

 

"Sbarcò nel 2011 illegalmente in Italia, a Lampedusa, come già successo per altri attentati in passato. Per questo, ho più volte cercato di accendere i riflettori su fatto che l’immigrazione di massa" può portare a "gravi rischi anche per la sicurezza in Europa, quindi non deve esserci più spazio per titubanze, ne va della sicurezza cittadini europei", ha detto la premier Giorgia Meloni, intervenendo alla videoconferenza straordinaria del Consiglio Europeo convocato per discutere dell’attacco di Hamas subito da Israele e delle implicazioni del conflitto in corso.

 

Sulla crisi in atto, la premier ha affermato che "occorre tornare a ragionare di soluzioni di lungo termine per la questione israelo-palestinese riprendendo la visione di due popoli e due Stati che deve avere come presupposto il riconoscimento reciproco del diritto di Israele all’esistenza e alla sua sicurezza, alla sua autodifesa", ha detto Meloni ai partner europei nel corso della riunione in videoconferenza del Consiglio europeo. 

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