
Scommesse, Lega all'assalto dei vertici del calcio: la sinistra difende gli amici

La bomba delle scommesse nel calcio è deflagrata. La Procura di Torino indaga e Fabrizio Corona continua a tirare in ballo nuovi nomi dei calciatori che sarebbero coinvolti: è l'ennesimo scandalo che travolge il calcio italiano. Un terremoto che innesca la dura presa di posizione della Lega di Matteo Salvini. Sono i parlamentari Roberto Marti e Rossano Sasso a certificare la linea del partito. "'Il re è nudo'", si legge in una nota del Carroccio, "l’ennesimo scandalo che travolge il calcio italiano innesca la dura presa di posizione della Lega di Matteo Salvini. Sono i parlamentari Roberto Marti e Rossano Sasso a certificare la linea del partito ricordando come l’ennesimo problema che scuote il calcio italiano (il caso scommesse) arrivi dopo risultati sportivi imbarazzanti e non solo. Eliminazioni imperdonabili, cambi improvvisi di ct, cause, doping, inchieste penali, caos sui diritti televisivi. La Lega si chiede cosa debba succedere ancora affinché i vertici del pallone nazionale ne traggano le dovute conseguenze. Frasi che innescano la reazione del Pd, guarda caso in difesa degli attuali dirigenti".
"Nuove rivelazioni", Corona ospite da De Girolamo: chi trema per le scommesse
"Il partito di Salvini non arretra e risponde al Pd, ricordando tra le altre cose che la Lega di Serie A è presieduta dall’ex capo di gabinetto di un ministro dem. I leghisti rammentano anche il linciaggio della sinistra ai danni di Carlo Tavecchio, sinistra che ora tace nonostante ’il fallimento totale'. A sinistra - concludono i parlamentari della Lega, usciti a raffica nelle ultime ore - vogliono tacere per difendere qualche amico, il partito di Salvini vuole tutelare lo sport e milioni di appassionati", continua la nota della Lega.
Video su questo argomento
Terremoto scommesse, l'inchiesta travolge il calcio italiano
"Ciò che sta emergendo in queste ore è semplicemente inaccettabile. Lo sport deve rimanere uno spazio di crescita, formativo, un esempio per i nostri ragazzi, non un ambiente dove la ludopatia è all’ordine del giorno, dove il doping e le inchieste penali la fanno da padrone. Non possiamo continuare ad assistere a questo scempio, per questo chiediamo le dimissioni del presidente della Figc Gabriele Gravina e di chi con lui sta ai vertici", rimarca il deputato della Lega Rossano Sasso, capogruppo in commissione Cultura e Istruzione, mentre dal Pd sostengono che è "sinceramente fuori luogo che la Lega approfitti di quanto sta avvenendo, ci troviamo di fronte a responsabilità individuali, per mettere le mani anche sulla FIGC. Lo sport ha la sua autonomia che va rispettata e consigliamo a Salvini, dopo aver messo le mani su INPS e INAIL, di lasciar perdere il calcio", afferma il vicepresidente dei senatori del Pd Antonio Nicita. La partita sembra appena cominciata mentre il caso sembra allargarsi ulteriormente.
Dai blog

Carlo Conti vince ancora. Scoppia la Sanremomania


La magia dei Pink Floyd torna a suonare nell'anfiteatro di Pompei


Da Jackson ai Beach Boys: quando le canzoni finiscono in tribunale
