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Le Foche, immunologo massacrato da un paziente. Sui social esultano i no-vax

Elena Ricci
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Panico in uno studio medico, dove uno specialista è stato brutalmente massacrato da un paziente convinto di aver ricevuto una terapia sbagliata. La vittima è l'immunologo del Policlinico Umberto I, Francesco Le Foche, volto noto della tv, soprattutto in tema Covid e vaccini, che si trova ora ricoverato in prognosi riservata dopo la brutale aggressione subita nel suo studio, al civico 45 di via Po . Il medico è stato raggiunto da un paziente, MMR, romano, di 35 anni, che gli ha provocato un trauma cranico facciale, frattura delle orbite e delle ossa del naso e lesione di un bulbo oculare. Un pestaggio che probabilmente avrebbe potuto avere un esito fatale se non fosse che il 35enne è stato fermato e arrestato grazie all'intervento di un poliziotto libero dal servizio.

 

 

I fatti sono avvenuti due giorni fa intorno alle 18, quando l'agente in forza alla direzione Affari generali, si trovava a passare lì per caso e la sua attenzione è stata attirata dalle urla provenienti dalla palazzina. È così salito e si è trovato davanti una scena raccapricciante: il dottor Le Foche riverso sul pavimento in una pozza di sangue e sopra di lui il 35enne che, afferrandogli la testa, la batteva ripetutamente a terra con violenza, tra il panico degli altri pazienti. Il poliziotto ha dunque richiamato l'attenzione del 35enne che inizialmente ha mollato la presa sul medico e si è rivolto verso di lui con fare minaccioso: «Tu chi sei? Cosa vuoi?», haurlato l'uomo fuori di sé al poliziotto. Nonostante ciò, l'agente ha cercato di instaurare un dialogo con l'aggressore, riuscendo a portarlo fuori dallo studio medico per farsi raccontare cosa fosse accaduto e per attendere i rinforzi, evitando che il 35enne tornasse a inveire su Le Foche oramai esanime.

 

 

Nel frattempo alcuni pazienti hanno allertato i sanitari del 118 e la polizia per dare ausilio all'agente. Il 35enne ha raccontato al poliziotto di aver avuto problemi con Le Foche per via di una terapia che, a suo dire, gli avrebbe fatto rischiare la vita e che dopo aver finito di parlare con lui, sarebbe tornato nello studio per dargli il colpo di grazia . «Lo ammazzo, lo ammazzo, mi ha rovinato», ha urlato il 35enne verso il medico, mentre i sanitari lo trasportavano in barella verso l'ambulanza. A quel punto si è reso necessario l'uso della forza per bloccarlo, fino all'arrivo dei poliziotti del distretto Salario-Parioli. L'uomo, accusato di tentato omicidio, si trova ai domiciliari. Le Foche, di 66 anni, a novembre 2020, ha pubblicato il libro «Sì, andrà tutto bene: ecco perché il Covid-19 sarà sconfitto».

 

 

Intanto l'aggressione rimbalza sui social e diventa un motivo di esultanza da parte del popolo no-vax che ricorda le interviste tv dell'immunologo durante la pandemia. C'è chi nei commenti alla notizia scrive «Dio c'è». Molti invece augurano una pronta guarigione: «Forza prof», scrive un utente su «X». «L'aggressione non può essere tollerata. Medici e infermieri hanno diritto a lavorare in sicurezza», ha detto il presidente della Regione Lazio Francesco Rocca. «Siamo di fronte a un gesto folle contro un medico. Un problema che si ripete in maniera drammatica a Roma. I cittadini ormai sfogano contro gli operatori le inefficienze del Snn», ha detto Antonio Magi, presidente dell'Ordine dei medici e chirurghi di Roma e provincia.

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