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Terremoto, la "sindrome dei Campi Flegrei" dilaga: i sintomi del disturbo

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Le continue scosse anticipate da un forte boato, il rischio di un'eruzione vulcanica, un tunnel di cui non si vede la fine: la caldera dei Campi Flegrei fa paura e mette in ansa la popolazione. Nella sera di lunedì 2 ottobre l'ultima scossa, fortissima, di magnitudo 4.0. Questa situazione di allerta perenne sta provocando "effetti devastanti" sugli abitanti della zona che va da Pozzuoli a Bagnoli fino a Napoli: si tratta della "sindrome dei Campi Flegrei", scrive il Corriere del Mezzogiorno che elenca i sintoni del disturbo, ossia problemi ad addormentarsi, irascibilità, continui mal di testa e attacchi di panico e di ansia.

 

Molti residenti si stanno rivolgendo a degli esperti: "Molte persone hanno difficoltà ad accettare e comprendere questi stati d’ansia - spiega lo psicologo e psicoterapeuta Diego De Luca - e a queste persone necessita un supporto psicologico per elaborare in modo corretto una dimensione interiore comprensibilmente complessa e in alcuni casi dirompente. Gli abitanti dei Campi Flegrei stanno vivendo un periodo di enorme stress, un problema che io stesso rilevo quotidianamente nella pratica clinica che va affrontato per fare in modo che non diventi un impedimento alla vita quotidiana".

 

Il primo passo, spiega l'esperto, è capire "che non c’è nulla di male o di sbagliato nel sentirsi in difficoltà, ma è essenziale trovare il modo di elaborare quanto sta avvenendo così da poter affrontare queste ansie nel modo corretto". Il presidente dell’Ordine degli Psicologi, Armando Cozzuto ha annunciato inolltre che verrà realizzata una "squadra di psicologi dell’emergenza che lavorerà con le associazioni dei volontari di Protezione civile". 

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