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Pensioni con il part time, come funziona il nuovo strumento: scivolo e contributi

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Una staffetta tra lavoratori in uscita e giovani da formare, attraverso lo strumento del part time. Novità in vista sulle pensioni. Tra le misure su cui è al lavoro al governo, spiega Libero, c'è proprio questa, che la ministra del Lavoro Calderone ha affrontato con le delegazioni tecniche dei rappresentanti sindacali. Ma come funziona? "Il meccanismo pensione-nuove assunzione dovrebbe intercettare i lavoratori della classe di età intorno ai 62-63 anni - si legge nell'articolo - L’utilizzo del part time per i “prepensionandi” dovrebbe consentire di ridurre l’orario di lavoro (fino al dimezzamento ma solo su base volontaria), a chi si trova a due o tre anni dalla pensione". Insomma, il lavoratore rimarrà comunque alle dipendenze dell’azienda con lo stipendio che in una quota  sarà versato dall'Inps. Dal punto di vista dei contributi, è allo studio un meccanismo per accumulali in misura piena. 

Stringendo, "si arriverebbe così all’età pensionabile di 67 anni e qualche mese (come previsto), potendo contare su un cedolino senza alcuna decurtazione. Il progetto è una riformulazione dell’Isopensione. Il meccanismo per anticipare il pensionamento (in vigore già da qualche anno che è stato confermato fino al 2026), oggi prevede che l’azienda si impegni con l’Inps a garantire con una fideiussione bancaria tutti gli stipendi lordi che mancano all’età pensionabile. Il lavoratore si dimette e percepisce (fino al compimento dell’età pensionabile), un assegno mensile che è leggermente ridotto. Ora si pensa di sviluppare un meccanismo simile coinvolgendo anche le aziende nel ricambio generazionale", si legge nell'articolo. Resta da capire quante aziende decideranno di utilizzare questo nuovo strumento previdenziale per la staffetta generazionale nel mondo del lavoro in relazione agli sgravi fiscali disponibili. 

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