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Terremoti, c'è un collegamento tra quello di Ancona e i Campi Flegrei? Cosa sa il vulcanologo

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Prima il terremoto ai Campi Flegrei, poi quello ad Ancona. Ed ora il dramma in Marocco con il secondo bollettino che parla di almeno 632 morti. Il tema delle scosse viene affrontato da Repubblica con Nicola Alessandro Pino, vulcanologo esperto dell’Osservatorio Vesuviano dell’Ingv: “La breve scossa di magnitudo 3.9 avvertita ad Ancona non è collegata al sisma di giovedì della zona dei Campi Flegrei. Quello campano ha origine vulcanica, e ai Campi Flegrei non ci aspettiamo terremoti capaci di far danni. Dal 2005 la sismicità in zona è aumentata sia quantitativamente, sia per energia rilasciata. La roccia non è in grado di accumulare molto sforzo e i terremoti massimi che possono verificarsi non possono superare l’ordine di grandezza di 4.0 / 4.5 gradi. Dal punto di vista sismico, insomma, non ci aspettiamo catastrofi dai Campi Flegrei. Certo, se un sisma dovesse verificarsi a profondità molto bassa, proprio sotto a edifici in pessime condizioni di manutenzione, il danno potrebbe esserci. La magnitudo massima non dovrebbe superare i 4.5 gradi. Non arriviamo in ogni caso a quanto successo con i terremoti appenninici come quelli catastrofici dell’Aquila o di Amatrice. Fortunatamente, magnitudo di quel tipo non sono raggiungibili dai sismi che possono verificarsi nell’area dei Campi Flegrei”.

 

 

“Questa di Campi Flegrei è - spiega ancora l’esperto - un’attività sismica del tutto locale, che non può trasmettersi altrove. Non può succedere quello che è avvenuto con la sequenza sismica di Amatrice. Lì c’è stato un terremoto che ha alterato lo sforzo sulla faglia limitrofa, che era già probabilmente prossima alla rottura e si è rotta per quel surplus di sforzo, causando sismi a catena. La situazione qui in Campania è molto diversa, e resterà locale anche perché qui si tratta di attività sismica poco profonda, che ha quindi poca capacità di avere effetti a grandi distanze”. Pino non è molto preoccupato per il futuro: “Non so se sia una rassicurazione, possiamo dire che terremoti molto più forti di quello di ieri sera non si verificheranno. Se anche arrivassero a 4.5 di magnitudo, sarebbe un sisma del tutto gestibile”.

 

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