Cerca
Logo
Cerca
Edicola digitale
+

Il Covid torna a fare paura: aumento dei casi, riecco i tamponi

Angela Bruni
  • a
  • a
  • a

Oltre 21mila nuovi casi nell’ultima settimana contro i 14mila di quella precedente, 94 decessi contro 65, un tasso di positività che sale al 12,6%. Ci eravamo ormai da tempo dimenticati del bollettino del ministero della Salute sulla diffusione del Covid, ma i dati di questa settimana, complice la nuova variante più aggressiva che torna ad attaccare anche i polmoni, tornano a essere degni di menzione. Al punto che l’attuale andamento clinico-epidemiologico, anche se «non desta allarme», per il ministero «richiede attenzione e misure di prudenza». A spiegarlo è l direttore generale della Prevenzione Sanitaria del Ministero della Salute, Francesco Vaia, in una nota a corredo del bollettino settimanale sulla diffusione, del Covid, segnalata in aumento. «Il ministero, nell’interesse primario della tutela dei cittadini più fragili, si muove in una duplice direzione: da una parte misure di protezione e prevenzione per la tutela e sicurezza sia dei pazienti che degli operatori e dall’altra predisposizione di una campagna di vaccinazione annuale che punti a proteggere coloro che in passato sono stati più colpiti da Covid: anziani, fragili, immunocompromessi».

 

 

Quindi tamponi negli ospedali ma solo per i sintomatici. I test dunque, verranno effettuati a chi presenta sintomi Covid al momento dell’accesso in pronto soccorso e in caso di ricovero in ospedale. Test Covid verranno richiesti anche a pazienti che hanno avuto contatti con positivi nei 5 giorni precedenti il ricovero e a coloro che devono essere ricoverati in reparti ad alto rischio come quelli che ospitano «pazienti immunocompromessi e fragili, strutture protette ed Rsa». Il tampone, precisa ancora la circolare, verrà richiesto anche agli «ospiti che devono accedere alle strutture residenziali sanitarie e socio-sanitarie, in cui siano presenti persone fragili a rischio per età o patologie concomitanti», come nei casi di nuovi ingressi e trasferimenti nelle residenze sanitarie e socio-sanitari. Dove possibile, verranno fatti test anche per virus influenzali. Per tutti coloro che non presentano sintomi compatibili con Covid non sarà più necessario il tampone.

 

 

La decisione del ministero arriva dopo due settimane di dati in risalita tra i contagi. In lieve calo, invece, il dato dell’occupazione dei reparti che vede 1.872 pazienti con una percentuale del 2,7% contro il 3% dei sette giorni precedenti e un totale di 62.352 posti letti. In lieve aumento i ricoveri in terapia intensiva con 49 pazienti e un totale di 8.858 per un tasso dello 0.6% contro lo 0.4% della settimana precedente. Intanto si avvia alla conclusione la vicenda romana sul caos delle sepolture scoppiata nella primavera del 2021 con lo scandalo delle centinaia di bare in attesa tra carenza di loculi e cremazioni a rilento. Dopo oltre 2 anni, è arrivata la decisione della Procura che di chiedere l’archiviazione per gli indagati.

Dai blog