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Covid, “puro terrorismo”. La variante Eris infetta i polmoni? Burioni tira fuori la verità

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"Covid, la variante Eris avrebbe maggiore capacità di infettare i polmoni". E’ questo il titolo sulle capacità della nuova variante del Covid che ha catturato l’attenzione di Roberto Burioni. Il professore di Virologia e Microbiologia all'Università Vita-Salute San Raffaele di Milano si è scagliato contro tale ricostruzione allarmistica della mutazione del virus che nel 2020 scatenò la pandemia: “La maggiore capacità della variante EG.5.1 di infettare i polmoni viene dedotta da uno studio non ancora pubblicato su CRICETI. Uno studio su CRICETI non permette di trarre alcuna conclusione, per cui questo è puro terrorismo. Vediamo di non esagerare”.

 

 

Nel frattempo Tedros Adhanom Ghebreyesus, direttore generale dell’Organizzazione mondiale della sanità, ha fatto il punto in conferenza stampa a Ginevra sui mutanti del coronavirus di Covid-19: “A livello globale non esiste una variante dominante di Sars-CoV-2. La variante di interesse EG.5, ribattezzata Eris con i suoi sottolignaggi fra cui EG.5.1, è in aumento, mentre le sottovarianti XBB sono in calo. La variante BA.2.86, denominata Pirola sui social, è stata rilevata in piccoli numeri in 11 Paesi. L’Oms sta monitorando attentamente questa variante per valutarne la trasmissibilità e il potenziale impatto”.

 

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