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Autovelox, salta la multa se è a meno di 1 Km dal cartello con il limite di velocità

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Attilio Ievolella
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I giudici di Cassazione hanno riconosciuto in modo definitivo la legittimità della contestazione mossa da un automobilista sanzionato per eccesso di velocità. Niente multa se l’autovelox è a ridosso del segnale che fissa il limite di velocità. La distanza minima di un chilometro consente all’automobilista di avere a disposizione uno spazio ragionevole per diminuire la velocità al fine rispettare il limite. 

 

 

Niente multa per l’automobilista, nonostante l’eccesso di velocità, se l’autovelox è posizionato troppo a ridosso, ossia a meno di un chilometro, dal segnale relativo al limite di velocità vigente sulla strada. Questo il paletto fissato dai giudici della Cassazione, i quali hanno confermato la vittoria di un conducente che si era beccato un verbale dalla Polizia locale appartenente alla ‘Unione dei Comuni Terre e Fiumi’ per eccesso di velocità - a fronte di un limite fissato a 70 chilometri orari - con sanzione pecuniaria di 550 euro e conseguente decurtazione di sei punti dalla patente di guida. In Appello i giudici avevano accolto l’obiezione proposta dall’automobilista e centrata sull’omesso rispetto della distanza minima di un chilometro tra il segnale di limite di velocità e l’autovelox che ne aveva registrato l’eccesso di velocità.

 

 

Identica posizione hanno assunto i giudici della Cassazione, respingendo le obiezioni proposte dalla ‘Unione dei Comuni Terre e Fiumi’ e confermando la vittoria dell’automobilista. Respinta dai giudici la tesi, proposta dall’ente locale, secondo cui la distanza minima di un chilometro tra segnale relativo al limite di velocità e autovelox va applicata solo se vi è un segnale che imponga di abbassare il limite di velocità, per la prima volta, e non a fronte di un segnale che ripeta il limite precedentemente indicato. I magistrati ribadiscono che, fuori dei centri abitati, gli autovelox non possono comunque essere utilizzati o installati a una distanza inferiore a un chilometro dal segnale che impone il limite di velocità, poiché ciò consente all’automobilista di avere a disposizione uno spazio ragionevole per diminuire la velocità al fine rispettare il limite. E, più in generale, il segnale di limite di velocità, poiché prescrive un divieto - di superare una determinata velocità -, segnala in ogni caso un’imposizione, indipendentemente dall'esistenza di un precedente limite e dall’entità di tale limite, concludono i giudici della Cassazione.


 

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