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Meteo e clima, Giuliacci: "Perturbazioni sempre più forti", cosa ci aspetta

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Il colonnello Mario Giuliacci, veterano della meteorologia italiana e volto familiare ai telespettatori, torna sul rapporto tra meteo e clima in una estate caratterizzata da ondate di caldo intenso e improvvise, violentissime precipitazioni. Non bisogna sprofondare nell'ecoansia, neologismo che ha avuto un picco di popolarità con le lacrime di una giovane attivista climatica che hanno contagiato il ministro dell'Ambiente Gilberto Pichetto Fratin al festival di Giffoni, perché questa è "un comportamento collettivo frutto d’ignoranza. E che rende più difficile far passare la cognizione del problema. In tutto l’Occidente i ragazzi a scuola studiano ecologia, che è un misto tra ambiente e meteorologia. In Italia no. Arrivano in piazza a protestare e non sanno nulla", afferma Giuliacci. 

 

Il colonnello prova "rabbia", quando vede le immagini degli attivisti di Ultima generazione che imbrattano statue, quadri e monumenti: "Quello che vediamo non è un grande movimento ambientalista, ma una grande strumentalizzazione". Il meteorologo, però, mette in chiaro di non essere negazionista climatico: "Assolutamente no: il rischio c’è, è reale ed è urgente. Ci sono nel mondo 15.000 termometri che misurano la temperatura: possibile che siano tutti starati verso l’alto? Il riscaldamento globale è un dato acquisto - spiega nell'intervista alla Verità di lunedì 14 agosto - Ma lo sa qualsiasi milanese". Perché? Giuliacci ricorda che nel capoluogo lombardo "negli anni Settanta nevicava dalle 5 alle 7 volte a inverno, l’anno scorso una sola volta, quest’anno niente", e gli ultimi due anni sono stati caratterizzati dalla siccità.

 

Tuttavia la "temperatura si è alzata, però non è uguale ovunque. Magari alle Hawaii neppure se ne accorgono". I punti nevralgici sono due: l'hotspot del "Polo, dove si sta alzando la temperatura di 4-6 gradi, e il Mediterraneo, dove il mare si sta scaldando di oltre tre gradi". "Questo significa che avremo perturbazioni sempre più forti perché si vaporizza l’acqua dell’Atlantico che poi si scarica improvvisamente. Il calore è il carburante delle perturbazioni e il vapore è la forza", spiega l'esperto che fornisce le sue previsioni sul sito meteogiuliacci.it. Insomma, i fenomeni atmosferici che vediamo sono anche l'effetto di queste dinamiche.

 

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