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Ryanair minaccia di tagliare i voli? Massimiliano Dona a valanga, come inchioda la low cost

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Ryanair non ci sta e arriva ad annunciare di ridurre le tratte da e per Sardegna e Sicilia se il provvedimento del governo sul tetto al prezzo dei biglietti non verrà ritirato. Il vettore low cost afferma che sta facendo "investimenti reali" in Sardegnamentre "il Governo italiano sta facendo il contrario con il suo decreto sul price cap fuorviante e illegale che avrà la conseguenza non intenzionale di allontanare gli investimenti Ryanair dalla Sardegna nell’estate e nell’inverno 2024". L’ad della compagnia irlandese, Eddie Wilson, annuncia il lancio di "5 rotte nazionali da/per Alghero per l’inverno ’23" ma "se questo nuovo decreto non verrà ritirato, Ryanair sarà purtroppo costretta a ridurre la capacità dalla Sardegna e dalla Sicilia, il che significherà meno passeggeri a tariffe più elevate". 

 

La compagna "chiede nuovamente al Ministro Urso e al Governo italiano di non impegnarsi in un tetto ai prezzi disfunzionale e illegale che mette a rischio rotte, investimenti e posti di lavoro, ma invece di sostenere incentivi per ridurre i costi per le compagnie aeree per allocare capacità vitali come quella annunciata oggi. I cittadini della Sardegna hanno bisogno di connettività e investimenti che sostengano l’economia sarda". 

 

Avvertimenti muscolari che hanno una grave lacuna, spiega Massimiliano Dona, presidente dell’Unione Nazionale Consumatori: "Ma perché, invece di lanciare proclami ogni 3x2" Wilson "non risponde a questa semplice domanda, che sorge spontanea: se Ryanair non usa gli algoritmi, come da loro dichiarato, perché si agitano e si preoccupano così tanto per quel decreto che interviene solo contro gli algoritmi?". 

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