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Patrick Zaki, dove l'hanno avvistato: "Nessuna dichiarazione"

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L'emergenza migranti in Italia è sempre più concreta. Gli sbarchi non si fermano e i centri di accoglienza sono sul punto di collassare. A Bologna, un numero di richiedenti asilo che oscilla tra i 100 e i 269 dovrà lasciare il Cas per far posto ai nuovi 511 che sono pronti a subentrare. A schierarsi contro questa decisione del prefetto sono state le organizzazioni di sinistra. Nella folla è stato intravisto Patrick Zaki, l'attivista egiziano a cui è stata da poco concessa la grazia e che, secondo molti, sarebbe già pronto per una discesa in campo politico.

 

 

"Abbiamo organizzato questo presidio per chiedere alla Prefettura il ritiro dell'ordinanza di fuoriuscita dal percorso di accoglienza di almeno un centinaio di richiedenti asilo, perché lo riteniamo illegittimo. Inoltre chiediamo che si crei un tavolo, con Prefettura e Città Metropolitana, perché si devono trovare soluzioni per queste persone". Lo ha spiegato Annamaria Margutti, responsabile del Centro Lavoratori Stranieri della Cgil di Bologna, durante la manifestazione organizzata in mattinata davanti alla Prefettura dalla stessa Cgil insieme a diverse sigle e associazioni (tra le altre Ya Basta, Mediterranea, Arci, Anolf, Refugees welcome, Auser e Portico della Pace), per protestare contro la recente ordinanza prefettizia che impone l'uscita di alcuni stranieri temporaneamente ospitati nei Cas, per accogliere altri migranti in arrivo.

 

 

I migranti che dovranno lasciare in Cas sono coloro ai quali la prima richiesta di asilo è stata bocciata perché non aventi diritto alla protezione internazionale. Si tratta di persone che, quindi, stazionano sul territorio italiano in maniera illegale e che continuano, però, a usufruire dei servizi dei centri di accoglienza destinati ai richiedenti asilo. "È gravissimo, soprattutto per loro ma anche per i cittadini che vedranno aumentare il degrado, perché cosa possono fare queste persone?", ha ammesso un operatore Ong sui migranti. Secondo quanto riporta Il Giornale, tra i manifestanti è stato intravisto Patrick Zaki. L'attivista  si è fermato a parlare con i manifestanti, senza rilasciare dichiarazioni ai cronisti.

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