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Scuola, ispezione sui diplomifici: diecimila casi sospetti, ecco il giro di vite

Luigi Frasca
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C’è da giurare che i prossimi mesi non saranno affatto sereni per quegli istituti scolastici paritari che di fatto agevolano così tanto gli studenti nel conseguimento del diploma, al punto di renderlo poco meno di una formalità. È stato proprio il ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara, a dichiarare «guerra» via Twitter a certe scuole: «Oggi (ieri per chi legge, ndr) parte l’operazione legalità per tutelare il buon costume di tutta la scuola italiana e coloro che ci lavorano». Questo il post che fa da premessa all’indagine ispettiva contro i cosiddetti diplomifici, voluta proprio da Valditara. Pochi giorni fa, per la precisione lo scorso 29 luglio, era stata un’inchiesta di tuttoscuola.com a lanciare l’allarme sul caso, spiegando che «almeno 10mila neodiplomati della maturità 2023 hanno acquisito un titolo (che ha valore legale) con modalità sospette». I numeri dietro a questo fenomeno parlano chiaro.

 

 

L’anno scorso oltre 30mila studenti si sono spostati dalla scuola statale alla paritaria nel passaggio dalla quarta alla quinta delle superiori: circa un terzo si sono rivolti a 92 istituti paritari (su 1.423), che hanno avuto, come ogni anno un’esplosione degli iscritti: 82 sono in Campania, 6 nel Lazio e 4 in Sicilia. Un mercato fiorente - con un giro di affari di 50 milioni di euro annui - alimentato da almeno due fattori: il primo è il turismo da diploma, ovvero gli studenti che si spostano di Regione per ottenere il titolo; il secondo è rappresentato dai costosi «pacchetti» che consentono di accedere al recupero di anni scolastici, esami di idoneità, diploma di maturità. Per quest’ultimo la retta media è 2.500-4.500 euro. Ma ci sono casi in cui si arriva a 8.000 o addirittura a 10.000 euro. I dati degli ultimi anni sulla questione sono molto esplicativi: nel periodo che va da 2015-16 al 2022-23 l’incremento cumulato di iscritti registrati a livello nazionale nelle scuole paritarie tra il quarto e il quinto anno delle superiori è stato di 166.314 (dai 125.998 iscritti al quarto ai 292.312 al quinto: +132%): ebbene, dei 166 mila, circa 105 mila riguardano istituti paritari della Campania, pari a un incremento del 691%. In tutte le restanti Regioni sommate insieme l'incremento è stato di 61.587, pari al 56%.

 

 

Da una parte la crescita delle iscrizioni negli istituti paritari, dall’altra la drastica riduzione degli ispettori che fanno le verifiche. Secondo tuttoscuola.com «negli anni ’90 erano 696. Ne sono rimasti in servizio solo 24. Alcuni prossimi alla pensione. Ai quali si aggiungono 59 dirigenti tecnici con incarichi triennali che dovrebbero vigilare su circa 8mila istituzioni scolastiche statali e circa 12 mila paritarie. 83 ispettori per 20 mila scuole». Per fronteggiare tale sbilanciamento di forze in campo dal ministero hanno annunciato la creazione, a breve, di un bando di concorso per il reclutamento di 146 ispettori che porterà a saturare l’organico attuale (190 Posti). Sotto il profilo normativo, verranno valutati alcuni correttivi che diano più strumenti in sede ispettiva per verificare la sussistenza dei requisiti per la parità. Si sta anche lavorando per inserire nella legge di Bilancio risorse idonee per incrementare ulteriormente l’organico dei dirigenti tecnici. Il ministero sottolinea inoltre che nel piano semplificazioni è presente una apposita misura dedicata alle scuole paritarie.

 

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