Emanuela Orlandi, la pista che fa tremare il Vaticano: "Si parta da lì"
Laura Sgrò, avvocato della famiglia Orlandi, è intervenuta a Dimartedì su La7
A 40 anni dalla scomparsa di Emanuela Orlandi sembrava che finalmente si andasse nella giusta direzione: due procure al lavoro - quella italiana e il promotore di giustizia del Vaticano - e una commissione di inchiesta parlamentare in arrivo. Poi in Senato qualcosa si è incagliato. Ne ha parlato Laura Sgrò, avvocato della famiglia Orlandi, nel corso della puntata del 13 giugno di Dimartedì, su La7. Sentita in audizione al Senato, la legale ha raccontato: "Il promotore di giustizia con grande sorpresa e aggiungo anche un certo dispiacere ha parlato di intromissione perniciosa da parte del Parlamento nei confronti delle indagini che aperto il Vaticano, in collaborazione con la magistratura italiana". Dubbi che non sono stati avanzati dal procuratore Lo Voi. Il rammarico di Sgrò è legato al fatto che non potrà mai ripetersi una configurazione di questo tipo: due procure al lavoro sul caso, e la commissione parlamentare.
“Intromissione”. Il Vaticano boccia la commissione parlamentare su Emanuela Orlandi
Ci sono ancora tanti elementi da valutare nel caso Orlandi, commenta l'avvocato. Una pista in particolare, in passato, non ha avuto la giusta attenzione, lamenta Sgrò. "Mi riferisco in modo chiaro alla pista della pedofilia - afferma l'avvocato di Pietro Orlandi, fratello di Emanuela, e della famiglia - è una pista che è stata semplicemente chiacchierata fino a ora, ma di fatto mai indagata". In particolare, c'è quella "conversazione che Emanuela ha avuto con una sua amica a pochi giorni dalla sua scomparsa in cui parla chiaramente di molestie sessuali - ricorda Sgro - da lì dobbiamo ripartire, da quel contesto, dalle sue amicizie, chi erano queste persone e perché Emanuela lo dice a un'amica e non ne parla con la famiglia? Io andrei a vedere questo spazio che non è stato ancora indagato", conclude l'avvocato della famiglia Orlandi che farà di tutto per trovare, finalmente, la verità.
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