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Emanuela Orlandi, cosa c'è dietro l'audio che accusa Wojtyla. Il sospetto di Lupacchini

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Il caso legato alla scomparsa di Emanuela Orlandi è tornato d'attualità con la volontà del Vaticano di arrivare finalmente alla verità. Tra gli elementi emersi recentemente c'è quello di un video che lancia gravi sospetti su Papa Giovanni Paolo II, Karol Wojtyla, riportato all'attenzione dei media dal fratello di Emanuela, Pietro Orlandi, che lo ha consegnato anche alla giustizia vaticana. Un documento controverso, su cui si è aperto un acceso scontro. L’ex magistrato Otello Lupacchini, commenta le affermazioni dell’ex della Banda della Magliana Marcello Neroni:  "Quello che mi interessa capire è quale scopo si proponeva chi lo mandò a fare quelle dichiarazioni", afferma Lupacchini che a suo tempo si è occupato della prima maxi retata contro la Banda della Magliana, di cui fu regista, la cosiddetta operazione "Colosseo".

 

"Neroni era un soggetto ’border line' rispetto alla criminalità e ai Servizi, quindi il vero problema è capire chi è perché lo abbia indotto, 14 anni fa, a fare quelle dichiarazioni a ruota libera. Cosa si voleva far succedere?" sottolinea l'ex magistrato. Periodicamente, ancora a distanza di anni, si torna a parlare della Banda della Magliana. "Dopo averne negato per anni l’esistenza stessa, mentre la Capitale era messa a ferro e fuoco, poi si è scoperto che poteva essere un trend, il condimento adatto da mettere ovunque - afferma Lupacchini alla presentazione del suo libro "De Iniustitiae execratione", come riporta Adnkronos - Oggi tutto è banda della Magliana, ma occorre parlarne per fatti accertati, per i fatti in cui invece non ci sono prove lì ognuno può raccontare ciò che vuole".

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