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Padova, inchiodati gli attivisti di Ultima Generazione: indagati per associazione a delinquere

Valentina Bertoli
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Stretta su “Ultima Generazione”: gli eco-ribelli di Padova sono indagati per associazione a delinquere. Per la prima volta, dopo una lunga serie di atti condannabili, i membri del movimento a carattere ambientalista più dibattuto del momento sono stati accusati di un reato associativo. Dopo blocchi stradali, incatenamenti, imbrattamenti di edifici e monumenti storici del calibro della Fontana della Barcaccia a Roma e di Palazzo Vecchio a Firenze, è stata la Procura della città veneta a formulare un’ipotesi che metta con le spalle al muro i rappresentanti locali del gruppo di attivisti.

 

 

Sono indagati a Padova per associazione a delinquere i membri locali di “Ultima Generazione”, responsabili di volantinaggi e blitz ambientalisti contro monumenti della città. Per mettere un punto al piano di questi cittadini che si proclamano nonviolenti e che, intanto, mettono a repentaglio l’equilibrio del patrimonio culturale ed artistico del Paese, si è mossa la Questura di Padova attraverso la Digos, già dal 2020. Risale ad allora l’apertura del fascicolo. Gli accertamenti iniziarono nel momento in cui comparvero in alcune vetrine di negozi del centro cittadino, appartenenti a grandi catene dell’abbigliamento, numerosi manifesti a firma di un altro collettivo ambientalista, “Extinction Rebellion”, in cui si criticavano gli investimenti sui “grandi affari distruttivi”. Dall’esame della videosorveglianza pubblica e privata, gli agenti sono giunti ad identificare un giovane, ritenuto poi “uno dei promotori ed organizzatori” del movimento. 

 

 

Il gruppo di eco-vandali si è fatto notare in seguito per alcuni blocchi alla circolazione stradale. Il blitz più eclatante risale al 21 agosto dello scorso anno, quando quattro militanti si incatenarono all’interno della Cappella degli Scrovegni, che ospita il ciclo degli affreschi di Giotto. A settembre poi, le forze dell’ordine hanno sventato l’imbrattamento e il deturpamento con vernice spray della sede regionale della Lega, nel corso dell’ultima campagna elettorale. L’ultima azione in ordine di tempo, quella di tre attivisti aderenti alla campagna “Non paghiamo il fossile”, ha previsto che i militanti bloccassero per 15 minuti una via vicino ai dipartimenti di Matematica ed Economica dell’Università della città euganea. “Suonano come abnormi le accuse di associazione a delinquere contro esponenti di ‘Ultima generazione’ a Padova. Secondo noi questo fenomeno di contestazione va compreso e ascoltato e non perseguito come se si trattasse di una banda di delinquenti abituali. Vedremo come si evolve la cosa, intanto siamo solidali con gli esponenti di Ultima generazione indagati”: si esprime così, in una nota, Luana Zanella, capogruppo di Alleanza Verdi e Sinistra alla Camera. Nel frattempo, proprio pochi giorni fa, il governo ha comunicato di aver portato nel consiglio dei ministri un disegno di legge pensato apposta per gli attivisti climatici che imbrattano monumenti ed opere d’arte. 

 

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