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Geo Barents, sbarco a Brindisi. "Ma la nave non era in pericolo"

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Aveva tratto in salvo 440 persone dopo la segnalazione di Alarm Phone ma il salvataggio sarebbe stato forzato? "È stato uno dei soccorsi più impegnativi, se non il più impegnativo, della nave Geo Barents" aveva raccontato Riccardo Gatti, responsabile dei soccorsi a bordo della nave Ong di Medici Senza Frontiere. Alla ong, dopo l'allarme, è stato assegnato il porto di Brindisi dove sono iniziate le operazioni di sbarco.

Ma secondo Il Giornale - che pubblica documenti esclusivi - il peschereccio non solo non era alla deriva, aveva anche carburante a sufficienza. "Il Giornale pubblica le mail maltesi e del capitano di una delle navi mercantili intervenute che svelano le bugie della Ong denunciando il comportamento al di sopra di indicazioni e regole" si legge nell'articolo. "Medici senza frontiere, furbetti del mare, questa volta l’hanno fatta grossa violando il decreto Piantedosi. Adesso rischiano il secondo fermo della loro nave per due mesi. Al terzo l’imbarcazione viene confiscata in maniera definitiva".

Quindi sarebbe stata un'operazione di salvataggio forzata? Secondo il responsabile dei soccorsi della ong però "l'imbarcazione era in pericolo, si stava dirigendo verso una zona dove potevano essere presenti onde fino a 4 metri e mezzo e raffiche da 40 nodi di vento. Le condizioni meteo critiche e a bordo donne e bambini in condizioni molto critiche, in mare e senza acqua da giorni". Dopo oltre 11 ore di operazioni la nave Geo Barents di Medici Senza Frontiere ha soccorso 440 naufraghi che "si trovavano in pericolo a bordo di un'imbarcazione in fuga dalla Libia". "Questo soccorso - aveva spiegato Gatti - ha avuto inizio mentre ci stavamo dirigendo verso Nord, per cercare riparo dalla tormenta che si stava per abbattere sul Mediterraneo centrale, a quel punto abbiamo ricevuto in copia le comunicazioni da parte di Alarm Phone l'informazione su un'imbarcazione in pericolo che si trovava, in quel momento, a circa 160 miglia dalla nostra posizione. In una posizione molto critica, proprio nelle vicinanze di quella tormenta". 

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