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Derby Lazio-Roma, Piantedosi vuole il pugno duro per i cori antisemiti

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Cori antisemiti allo stadio Olimpico sono stati intonati in occasione del derby Lazio-Roma. A denunciarlo, sui social, la presidente della Comunità ebraica di Roma, Ruth Dureghello, postando anche una foto che ritrae un tifoso della Lazio che indossava una maglia della squadra biancoceleste con la scritta «Hitlerson». «Una curva intera che canta cori antisemiti, un tifoso in tribuna con la maglia Hitlerson e il numero 88 e noi, come sempre, gli unici a indignarci e a protestare. Possibile che tutti continuino a far finta di nulla?», la presa di posizione di Dureghello.

 

 

E subito dalla politica è arrivata una dura presa di posizione nei confronti di una fetta di tifosi biancocelesti. Il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi ha telefonato nel pomeriggio al capo della Polizia, Lamberto Giannini, e al questore di Roma Carmine Belfiore per raccomandare ogni sforzo possibile finalizzato all’individuazione dei responsabili dei comportamenti, ritenuti antisemiti dal Viminale. Il 30 marzo inoltre era già stata fissata una riunione con i vertici del calcio (Figc e Lega A), il ministro dello Sport Andrea Abodi e i rappresentanti della comunità ebraica per affrontare la questione.

 

 

Proprio Abodi ha raccolto le parole di Dureghello, annunciando la stretta: «Come ministro per lo sport sento di porre le scuse alla comunità ebraica, certamente non bastano, c’è bisogno di un impegno più sistematico. Anche il sistema sportivo e nella fattispecie la Lega Serie A e i club si devono assumere ulteriori responsabilità facendo in modo che chi si comporta come abbiamo visto ieri non entri più negli stadi. È evidente che c’è un deficit culturale che nel 2023 diventa insopportabile. Credo che da un lato bisogna cercare di reprimere questo tipo di comportamento, dall’altro bisogna lavorare per prevenire. Mi aspetto - ha concluso il ministro - che di fronte a cori del genere il resto dello stadio si faccia sentire».

 

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