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L'Argentina è campione e a Napoli esplode la festa nel segno di Maradona

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Nel segno di Diego Maradona, Napoli esplode nella festa mondiale insieme all'Argentina. Quando la nazionale di Leo Messi ha battuto ai rigori la Francia in Qatar laureandosi per la terza volta campione del mondo nel capoluogo campano è scoppiata la festa tra lacrime e abbracci senza fine. Nei vicoli dei Quartieri Spagnoli, dove c’è il murales di Diego Armando Maradona, e dove la piazza è stata ribattezzata largo Maradona, è stato un continuo pellegrinaggio di tifosi e appassionati. Chiedevano ’la grazia', speravano che Diego potesse ’ispirare' Messi, che potesse riportare la Coppa del Mondo in Argentina. Migliaia di persone, tanto che a un certo punto è stato impossibile finanche camminare.

 

 

Tutto bloccato in un tripudio di cori, fumogeni, bandiere argentine che si confondevano con quelle del Napoli in un gemellaggio tra numeri 10 e campioni. Moltissimi sono stati i napoletani a seguire la finale di Doha nei bar e nelle sale scommesse dove c’erano gli schermi. La gioia sul 2-0 del primo tempo, la delusione al pareggio della Francia. E ancora i tempi supplementari con un altro botta e risposta. Poi i rigori. E la scaramanzia napoletana ha tenuto banco fino alla fine. Tra ’cornicelli' e formule anti-malocchio tutto è filato liscio.

 

 

Messi come Maradona ha portato l’Argentina sul tetto del mondo. E così non solo nelle piazze ma anche sulle vie simbolo della città, dove si è sempre festeggiato le vittorie del Napoli, di Maradona, si intonano cori a metà tra napoletano e argentino, in un mix che sembra essere perfetto e c’è chi pensa non sia un caso e spera nel destino che possa riportare lo scudetto a Napoli, che manca, per l’appunto, dai tempi di Maradona. Tifosi in festa ballano su Via Toledo, dove nel pomeriggio un corteo festante ha raggiunto piazza del Plebiscito, poi al Centro Direzionale, in via San Carlo e sul Lungomare.

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