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Ucraina, l'ambasciatore Sessa: russi in grave difficoltà. Droni iraniani "tutti abbattuti"

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Quella in Ucraina è una guerra di informazione, dove tutti provano a spaventare tutti. L'ambasciatore Riccardo Sessa interviene giovedì 15 dicembre a Coffee Break e illustra gli ultimi scenari diplomatici sul conflitto, per altro non troppo diversi da quelli di qualche mese fa. La propaganda dei due schieramenti parla agli Stati Uniti ma anche alle opinioni pubbliche dei Paesi europei che hanno deciso di schierarsi al fianco dell'Ucraina, spiega l'ambasciatore. 

 

"Siamo in una fase particolare della guerra, i russi sono in particolare difficoltà" afferma Sessa. "Gli ucraini stanno infliggendo colpi seri grazie alle armi che l'Occidente ha messo a loro disposizione". Dall'altra parte, "i droni iraniani sono stati fatti fuori, tutti intercettati e annientati. Tutto questo deve spingerci a trovare i modi per negoziare".

 

"Bisogna parlare meno e agire di più", sottolinea l'ambasciatore. "Il protagonista numero uno devono essere gli Stati Uniti, ma devono essere supportati da altri Paesi. Bisogna fare come nei Balcani, quando è stato creato un grupo di contatto forte per avviare i negoziati nella ex Jugoslavia", spiega Sessa che afferma che l'Occidente dovrebbe coinvolgere la Cina. "L'Italia ha una sua forza storica rispetto ad altri Paesi europei, ma ancora non percepisco un ruolo forte. Meloni è iper-coerente, ma in Italia c'è molto pacifismo di comodo che mina l'unità del Paese nel sostenere l'Ucraina", conclude l’ambasciatore. 

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