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Pugno duro sui rave party. Piantedosi sgombera il grande raduno a Modena

Pietro De Leo
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Un copione molto simile a tanti altri e stavolta va in scena a Modena. Dove un capannone abbandonato, nella zona Nord della città, diventa meta di frotte di sconsiderati che si ritrovano, del tutto illegalmente, per un rave party. L'inizio delle danze (si fa per dire) è nella notte tra sabato e domenica, con l'intento di andare avanti fino a domani. Più di tremila, si stimano, sono ipartecipanti arrivati anche da altri Paesi europei. Polizia e Carabinieri, per motivi di sicurezza, chiudono alcune uscite autostradali. Solo che, a differenza della gestione Lamorgese (si ricorda ancora la riluttanza per il rave di Viterbo), stavolta la reazione è tempestiva. Così già nelle prime ore di ieri mattina filtra dal Viminale che il ministro dell'Interno Piantedosi ha dato mandato al Prefetto di Modena e al Capo della Polizia di adottare ogni iniziativa per interrompere l'evento, e liberare l'area. Per quanto, dato l'alto numero di partecipanti, si riveli un'iniziativa non semplice. Nel frattempo, trapela pure che oggi, nel Consiglio dei Ministri di Palazzo Chigi, sarà sul tavolo l'adozione di strumenti di prevenzione per scoraggiare l'organizzazione di altri rave, purtroppo frequenti nel nostro Paese. Tra le misure si pensa anche al sequestro degli automezzi e delle attrezzature. Una linea che suscita il plauso del centrodestra, sia nazionale che locale: «Ora si cambia, avanti così», twitta il vicepremier Matteo Salvini.

 

 

E sempre dalla Lega, interviene la dirigente locale Valentina Mazzacurati: «Già qualche anno fa, Modena fu luogo di una grande manifestazione degli antagonisti, e questo è un ennesimo episodio che mette a repentaglio la sicurezza. Ora è tempo di intransigenza». Da Fratelli d'Italia, la deputata Ylenja Lucaselli, commentando anche le proposte in Cdm, osserva: «Finalmente si cambia marcia. Non si può continuare a far sì che molti territori italiani siano approdo di uno sballo illegale e incontrollato». Il Pd, al contrario, non è d'accordo con la linea del ministro. L'ex Ministro Andrea Orlando ironizza: «Segnalo al ministro degli interni il Rave che si è tenuto a Predappio, a mio avviso di gran lunga più inquietante». I parlamentari Rando e Vaccari affermano: «L'ordine del ministro Piantedosi di sgomberare il rave party ci sorprende e ci preoccupa». Controreplica di Salvini: «Parlamentari Pd difendono i rave party illegali. Siamo su "Scherzi a Parte?"».

 

 

Già, perché alla fine è ai cittadini che spetta, loro malgrado, di fare i conti con un disagio vero, denunciato nero su bianco anche dalla Confcommercio locale che parla di «danno incalcolabile per il territorio», considerando quanti, anche turisti, avevano previsto una domenica tranquilla a Modena e invece si trovano imbottigliati nel traffico. Il sindaco Gian Carlo Muzzarelli (centrosinistra), al termine del comitato provinciale per l'ordine e la sicurezza pubblica diffonde una dichiarazione dove osserva la necessità di «garantire nei tempi più rapidi possibile il ripristino della legalità, tutelando l'ordine pubblico e l'incolumità di tutte le persone». Il Prefetto, durante il pomeriggio, all'Ansa spiega: «Stiamo lavorando per superare la situazione con equilibrio e responsabilità». Per questo ieri, considerando l'alto numero dei partecipanti, è stata condotta una trattativa per uno sgombero «pacifico» dell'area, che però a ieri sera all'ora di cena non aveva ancora avuto un epilogo. In ogni caso, è prevedibile che entro oggi si arrivi ad una soluzione.

 

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