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L'Unione europea incalza la Russia: stop ai visti turistici

Gianni Di Capua
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L'Unione europea sarebbe pronta a sospendere l'accordo sui visti con Mosca. Lo riporta il «Financial Times», citando funzionari europei. Secondo il quotidiano finanziario britannico, i ministri degli Esteri dell'Unione, già nella riunione in programma la prossima settimana a Praga, sosterranno la sospensione dell'accordo di facilitazione dei visti tra Ue e Russia. Una richiesta venuta da molti Paesi europei, per impedire ai cittadini russi di recarsi in Europa con visti turistici. Se infatti - spiega il «Financial Times» - alcuni Paesi, come Repubblica Ceca e Polonia, hanno smesso di rilasciare i visti, dopo l'invasione dell'Ucraina, altri hanno continuato a farlo, consentendo così ai russi di viaggiare ovunque nell'area Schengen. L'accordo sui visti tra Ue e Russia è già stato parzialmente sospeso a fine febbraio, ma una sospensione più ampia renderebbe ai russi più complicato, più costoso e più lungo richiedere ogni tipo di visto per l'Unione europea.

«Non è appropriato che i turisti russi passeggino nelle nostre città e nostri porti. Dobbiamo inviare un segnale alla popolazione russa che questa guerra non va bene, non è accettabile», ha affermato un alto funzionario europeo, citato dal «Financial Times», che riporta anche l'intenzione di superare entro la fine dell'anno la sospensione dell'accordo sui visti e introdurre «cambiamenti più profondi». Anche se - scrive il quotidiano britannico «non c'è consenso sulle misure aggiuntive che Bruxelles potrebbe adottare per ridurre il numero di visti dell'Ue da rilasciare ai russi o per interromperne del tutto il rilascio o su altre proposte, come l'estensione di qualsiasi divieto ai bielorussi». Se Paesi come la Germania sono contrari a un divieto assoluto al rilascio dei visti e anche l'Alto rappresentante per la politica estera dell'Ue, Josep Borrell ha detto che il blocco dev' essere «selettivo», gli Stati che confinano con la Russia - come Finlandia, Polonia e Paesi baltici - sarebbero disposti a smettere di consentire ai russi di entrare nei loro territori con un visto turistico. Dopo la sospensione dei voli tra Ue e Russia, infatti, molti russi transitano da questi Paesi, per raggiungere altre destinazioni europee.

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