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Quando finisce il caldo 2022, il vero disastro di Apocalisse: cosa può accadere nelle prossime ore

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L'allerta per il caldo torrido sale in Italia insieme alle temperature, che raggiungeranno tra mercoledì e giovedì il picco dell'ondata di afa, con 14 città da bollino rosso, tra le quali Roma e Milano.

Sul fronte sanitario i timori maggiori sono legati ai più fragili, anziani, bambini, ma anche tutte quelle persone che soffrono di disagi psicologici che il caldo aggrava, tanto da far aumentare anche il rischio di suicidio.

"Il suicidio è un fenomeno multifattoriale e non esiste una correlazione di causa effetto con le alte temperature, ma il caldo può destabilizzare l'equilibrio in alcune situazioni psichiche precarie. Per cui, in soggetti già vulnerabili, caldo e umidità possono creare situazioni di maggior rischio suicidiario". Così lo psichiatra Massimo Pompili, docente a La Sapienza e responsabile del Servizio di prevenzione suicidio dell'Azienda ospedaliero-universitaria Sant'Andrea di Roma.

"Quella del caldo è un'azione indiretta, legata al fatto che può stimolare stati di irritabilità, aggressività, tensione e irrequietezza - spiega contattato da LaPresse - Tutto questo è un fattore aggiuntivo che aumenta il rischio di suicidio. E se oltre al caldo aumenta anche l'umidità il rischio è maggiore".

Studi e ricerche internazionali indicano con stime numeriche l'aumento di questo genere di rischi. Secondo le analisi coordinate dall'Università di Adelaide, in Australia, in condizioni di grande caldo, "ogni grado in più si traduce in una crescita del 2,2% del tasso di mortalità relativa alla salute mentale".

"È importante sottolineare che il suicidio si può prevenire - evidenzia Pompili - Per farlo bisogna sensibilizzare gli individui a chiedere aiuto, e fare in modo che sappiano dove questo aiuto può essere richiesto, sia attraverso i servizi di emergenza, sia tramite quelli di salute mentale. Altro aspetto fondamentale è portare avanti un alfabetizzazione delle persone per una maggior conoscenza del fenomeno, informandole su quelli che sono i segnali di allarme".

Una serie di comportamenti, soprattutto in caso di persone fragili, va attenzionata in modo particolare: dall'aumento di irritabilità, all'angoscia e l'insonnia, l'allontanamento dagli affetti, l'aumento di uso di sostanze e i cambi repentini di umore.

Tutte spie che, soprattutto nei giorni di afa, vanno tenute sotto controllo. Perché l'esperienza sul campo, al lavoro con le persone più fragili, insegna che "il caldo oltre a provocare disidratazione e danneggiare vari organi ha un impatto forte sulla parte psichica - conclude Pompili - per questo motivo, anche se non si può dire che provochi il suicidio, di certo può contribuire al rischio in alcuni soggetti".

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