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Covid, Ilaria Capua e il passaggio dal gatto all'uomo: niente paura, siamo all'inizio di macro-ciclo di circolazione

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Per la prima volta è stato provato il passaggio del virus del Covid dal gatto all'uomo. Lo studio effettuato da scienziati thailandesi riguarda il caso di una veterinaria ed è stato pubblicato da "Emerging Infectious Diseases" e rilanciato da "Nature". Ma siamo davanti a un nuovo veicolo di contagio del coronavirus? A rispondere alla domanda è Ilaria Capua, direttore del centro One Health dell'Università della Florida.

 

"Non vi preoccupate: è altamente improbabile che vi prenderete il Covid-19 dal gatto di casa. Non solo perché è un'evenienza molto rara, ma perché è stato un caso di reverse spillover: il gatto ha preso il virus dall'homo sapiens e lo ha ritrasmesso con uno starnuto", spiega l'esperta al Corriere della sera.

 

Capua sottolinea come se un felino si infetta "e vi è intensa replicazione virale in corso ti puoi prendere l'infezione, soprattutto se dorme sul tuo cuscino". Ma non si tratta di un virus modificato e in ogni caso siamo nel campo delle eccezioni. La scienziata spiega che il Covid non colpisce solo l'uomo ma "circa 50 specie di animali, anche se nella stragrande maggioranza di questi casi il virus è autolimitante, si estingue senza grosse conseguenze per l'animale e senza allargare il contagio. In poche parole tranne alcune eccezioni l'animale non è un amplificatore". I casi noti finora riguardano cani, ippopotami, criceti, cervi... 

La circolazione del coronavirsu nelle comunità di animali deve comunque far alzare l'attenzione. "Siamo all'inizio di un macrociclo di circolazione virale: come una cascata che va a raccogliersi in molte pozze. Dobbiamo aspettarci che gli animali si infettino e dobbiamo stare attenti perché il problema è che se il virus si endemizza in una popolazione di animali, a quel punto si potrebbero selezionare virus antigenicamente diversi" spiega Capua. Questi virus "potrebbero anche essere più aggressivi. Ciò che deve preoccuparci è la magnitudo del fenomeno. Purtroppo non è finita. Il virus continua a girare - e questo lo stiamo vedendo - e il problema non è il gatto ma l'effetto domino che potrebbe crearsi nel regno animale". Il suggerimento dell'esperta è quello di aumentare la sorveglianza ed evitare che dal "ping pong" del virus tra animali e uomo emergano varianti più pericolose. 

 

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