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Otto e mezzo, l'allarme del prof Carlo Centemeri su Omicron 5: trend preoccupante

Giada Oricchio
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Il Covid è in una fase da allarme rosso: oggi più di 83.000 contagi, 60 morti, tasso di positività al 28,1% e in crescita i ricoveri ordinari e in terapia intensiva. Carlo Centemeri, professore di farmacologia della Clinica universitaria di Milano, ospite di Otto e Mezzo, il talk politico di LA7, giovedì 30 giugno, ha ammesso: “Siamo in una situazione che nessuno si aspettava e ancora una volta non siamo preparati. Il governo ha seguito il trend internazionale, era difficile andare avanti con le limitazioni, ha dovuto riaprire le maglie ma lo ha fatto quando è esplosa la Omicron Ba4 e Ba5. Il trend è preoccupante”.

Lo scienziato ha ricordato che le categorie fragili, gli immunodepressi, i ricoverati in Rsa e gli over 80 devono fare la quarta dose di vaccino per recuperare un margine di sicurezza perché i dati sono ampiamente sottostimati: “La situazione è spaventosa, ci sono intere famiglie decimate in isolamento, mentre due terzi di infettati vanno in giro come se niente fosse. Si sta sottovalutando che questa variante porta a patologie gravi”.

Centemeri ha fatto chiarezza anche sul farmaco Paxlovid (da assumere entro 5 giorni dai primi sintomi) prescritto molto poco: “Abbiamo comprato circa 600mila cicli di questo prodotto. Bisogna rivedere i criteri attraverso cui possono essere trattati i pazienti perché sono troppo stretti e diventano poche le persone che ne traggono vantaggio. Gli anticorpi monoclonali, invece, possono essere dati subito ai pazienti a rischio e proteggono immediatamente, ma non lo sta facendo quasi nessuno e questo è molto grave”. Ci aspetta un'estate molto difficile e pochi sembrano rendersene conto.

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