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Allarme siccità in Italia, "una crisi mai vista". Com'è ridotto il fiume Po senza piano acqua

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Allarme siccità lungo il fiume Po: "Non è ancora iniziata l'estate e siamo in assenza di risorse: è la tempesta perfetta". Lo dichiara Meuccio Berselli, Segretario Generale dell’Autorità Distrettuale del fiume Po-MiTE. "La soluzione principale è quella di sostenere la portata nel Delta: ci sono due fattori determinanti, l'intrusione del sale, già penetrato per 21 chilometri - spiega Berselli - secondo aspetto, la portata così bassa potrebbe influenzare il prelievo per i potabilizzatori". E poi conclude: "Chiedere il 'semaforo rosso' ci consente di sostenere il livello e la portata per mitigare questi due problemi".

Le storiche portate al ribasso dei giorni scorsi sono infatti il sintomo di un generale ed esteso stato di estrema gravità idrica nell’intera area del Po, che hanno portato alla anticipata convocazione d’urgenza dell’Osservatorio permanente sugli utilizzi della risorsa nel bacino del Fiume Po. Alcune regioni (Piemonte e Emilia-Romagna) hanno già inoltrato la richiesta al Governo Draghi dello stato di emergenza, alla luce anche del protocollo sugli impieghi che per legge prevede dapprima quelli civili per le forniture del comparto idropotabile, poi quello agricolo, poi via via tutti gli altri. "E' comprensibile che ogni territorio faccia la propria parte, il problema è intervenire con una strategia di area vasta e ispirarsi ai principi di sussidiarietà e cooperazione tra i territori" spiega Berselli.

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