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Maturità 2022, le tracce della prima prova: Pascoli, Verga, Liliana Segre, Gherardo Colombo e il Nobel Parisi

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Valentina Conti
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Giovanni Pascoli, con la poesia La Via Ferrata, tratta dalla raccolta poetica Myricae, è l'autore dell'analisi del testo alla prima prova della Maturità 2022. Secondo autore Giovanni Verga, con un brano tratto da Nedda. Entrambi tra gli attesi della vigilia. Per il testo argomentativo della tipologia B, invece, il tema degli ultimi con un testo di Liliana Segre e “Musicofilia” di Oliver Sacks. I temi di attualità per la tipologia C sono sui rischi della rete, a partire da un testo di Vera Gheno e Bruno Mastroianni, e le conseguenze della pandemia, prendendo le mosse da un testo di Luigi Ferrajoli.

Al via con la prima prova di italiano (che vale un massimo di 15 punti), l’esame conclusivo del secondo ciclo d’istruzione, finalmente in presenza, per gli oltre 500mila candidati. Ri-debutta lo scritto, dopo due anni di pausa forzata dovuta all’emergenza Covid. Sette le tracce, suddivise in tre tipologie. Sei ore a disposizione dei ragazzi. Domani in scena il secondo scritto, che avrà per oggetto una disciplina tra quelle caratterizzanti il percorso di studi. E poi gli orali. “I vostri 18 anni. Gli amici, i professori, la paura di non farcela, l’emozione. Però arriva poi quel momento in cui decidete di lanciarvi. Si chiama vita. E oggi nella vostra vita arrivano gli esami di Maturità 2022. Andate a prendervi il futuro”, il tweet carico di emozione agli studenti arrivato per bocca del sottosegretario all’Istruzione, Rossano Sasso. Mario Rusconi, presidente dell’Associazione Nazionale Presidi di Roma, evidenzia come gli esami non siano “solo un rito di passaggio all’età adulta”, ma rappresentino “una verifica di ben cinque anni di lavoro scolastico” e come, anzitutto, siano “previsti da norme difficilmente modificabili”. “Inoltre – aggiunge il portavoce dei capi di istituto della Capitale - servono a mettere sotto pressione la scuola e i docenti che si devono impegnare affinché i loro allievi superino prove laboriose”. “Purtroppo – conclude Rusconi - sulla scuola oramai intervengono tutti a pontificare senza avere le competenze. Dire, ad esempio, che quasi tutti gli studenti superano la Maturità significa non sapere che la falcidie sia già avvenuta nei primi anni, specialmente nel biennio”.

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