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Roma, Lisa muore dopo un trapianto di midollo osseo: indagati tre medici dell'ospedale Bambino Gesù

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Una serie di negligenze con l'accusa di omicidio colposo dopo il trapianto di midollo osseo andato male. Tre medici dell'ospedale pediatrico "Bambino Gesù" di Roma sono stati iscritti sul registro degli indagati per la morte di Lisa Federico, 17 anni, figlia di un dirigente dell’Istituto superiore di Sanità e della soprintendente Margherita Eichberg, deceduta nel novembre del 2020 dopo l'operazione. 

Secondo la procura di Piazzale Clodio la morte di Lisa sia sarebbe potuta evitare se i medici avessero agito correttamente e secondo le procedure e per questo motivo il pm Pietro Pollidori e l'aggiunto Sergio Colaiocco oggi contestano ai tre medici il reato di omicidio colposo. Un'accusa mossa in seguito alla consulenza del perito nominato dalla procura di Roma.

Dopo l'intervento e il decesso i genitori di Lisa sui social avevano scritto: "La nostra stella è tornata in cielo. Ci ha regalato dodici anni di gioia. La vita è dura... e inspiegabile. Cercheremo di farci accompagnare dal ricordo della tua incontenibile gaiezza. Mamma, papà e Bogdan".

Poi era arrivata la denuncia della sparizione della cartella clinica. "È scomparsa la cartella clinica" aveva dichiarato papà Maurizio ai giornali. In seguito le verifiche e l’avviso di garanzia nei confronti del tre medici dell’ospedale.

Il legale della difesa, Gaetano Scalise, oggi però ha precisato: "L'avviso di conclusione delle indagini è frutto di una consulenza del pm tecnicamente errata - ha spiegato il penalista -. Speriamo che al più presto venga nominato un collegio di periti che possa valutare i fatti correttamente. I medici hanno agito in modo assolutamente corretto seguendo tutte le linee guida".

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