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Chi colpisce, quali sono i sintomi e la mortalità, cosa sappiamo del vaiolo delle scimmie

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Un caso anche in Italia, un giovane tornato dalle Canarie ricoverato all’ospedale Spallanzani (e altri due casi sospetti), mentre anche dagli Usa arriva la prima segnalazione, e l’allarme si diffonde. In attesa che le autorità facciano le verifiche necessarie per confermare i casi sospetti, sembra ormai evidente che ci sia un’epidemia di vaiolo delle scimmie in tutto il mondo. Per ora ci sono 15 casi confermati in Europa (erano 14 prima dell’annuncio dello Spallanzani), in particolare nel Regno Unito, in Spagna e in Portogallo. Sono allo studio altre 24 persone potenzialmente infette. Il virus è più comune nell’Africa Centrale e Occidentale dove la trasmissione avviene generalmente dal contatto diretto con animali infetti. Ma il virus può anche essere diffuso attraverso il contatto diretto con lesioni infettive della pelle o dalla tosse e dagli starnuti di qualcuno che presenta un’eruzione cutanea da vaiolo delle scimmie. Fino a un caso su 10 è fatale ma il ceppo che si diffonde a livello globale è più mite e si pensa che abbia un tasso di mortalità di circa uno su 100 simile a quello di Covid-19 all’inizio della pandemia. I casi di questa attuale epidemia sembrano riguardare maggiormente gli uomini che hanno rapporti sessuali con altri uomini.

 

 

 

 

Il Regno Unito, dove è stato segnalato il primo caso in Europa, è il sorvegliato numero uno dalle autorità sanitarie americane, preoccupate dai viaggi frequenti fra i due Paesi. La catena di trasmissione nel Regno Unito è ancora «sconosciuta». In Gran Bretagna, solo un caso è collegabile a un viaggio in Nigeria. Due casi e una probabile infezione sono legati a un nucleo familiare mentre gli altri quattro casi sono stati rilevati in uomini omosessuali o bisessuali. Il Portogallo ha individuato cinque casi di virus e ne sta indagando altri 15 e tutti riguardano uomini giovani. Non è ancora chiaro come abbiano preso il virus. La Spagna sta valutando otto persone, tutti uomini omosessuali e bisessuali. Le persone infette dal virus mostrano sintomi entro cinque e 21 giorni. Le persone che contraggono il virus possono soffrire di febbre, mal di testa, dolori muscolari, mal di schiena, linfonodi ingrossati, brividi e stanchezza. I sintomi più insoliti includono un’eruzione cutanea che spesso inizia sul viso prima di diffondersi ad altre aree del corpo. Le infezioni sono normalmente lievi, con la maggior parte dei pazienti che guarisce entro poche settimane. Ma in alcuni casi può diventare mortale con un ceppo che uccide fino al 10 per cento delle persone che infetta. Non esiste un trattamento specifico, ma il vaccino contro il vaiolo fornisce una certa protezione. Un vaccino, Jynneos, è stato autorizzato per prevenire le infezioni da vaiolo delle scimmie negli Stati Uniti. Il vaccino ha dimostrato di essere efficace per circa l’85 per cento nel prevenire l’infezione da vaiolo delle scimmie. Antivirali e sangue prelevato da individui vaccinati contro il vaiolo possono essere usati per trattare i casi gravi.

 

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