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Clima di censura, Conte corre in aiuto di Berlinguer e Sangiuliano: "Giù le mani"

Giada Oricchio
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“Giù le mani da Bianca Berlinguer e Gennaro Sangiuliano”. Il monito arriva da Giuseppe Conte, presidente del M5S. Oggi, in una diretta di mezz’ora su Instagram, l’ex premier ha ribadito la contrarietà all’invio di armi all’Ucraina, ha spiegato perché il Movimento non ha votato il decreto aiuti per famiglie e imprese (colpa della norma sul termovalorizzatore di Roma, nda) pur avocando a sé la paternità del provvedimento e ha puntato i piedi su #cartabianca (o meglio ha sbattuto il pugno sul tavolo).

 

 

 

Nei giorni scorsi, l’a.d. Rai, Carlo Fuortes, ha lasciato intendere che il programma di Rai3 potrebbe chiudere: “Negli ultimi anni c’è stato un abuso dell’utilizzo del format del talk show nella televisione pubblica. L’idea di chiamare giornalisti o scienziati e di improvvisare su qualsiasi tema non credo possa servire per fare un buon servizio pubblico”. Secondo alcune indiscrezioni, invece, la possibile chiusura di #cartabianca sarebbe dovuta alle polemiche sollevate dalle dichiarazioni del professor Alessandro Orsini sull’invasione dell’Ucraina. Ecco che oggi Giuseppe Conte è sceso in campo in difesa di Berlinguer e Sangiuliano: “L’altro giorno c’è stato un forte attacco al direttore del Tg2 perché è intervenuto a una convention di Fratelli d'Italia, ma credo che se un direttore di un telegiornale del servizio pubblico va in un evento di una forza politica per ricostruire il pensiero conservatore, ci possa stare”. Ancora più determinato su #cartabianca: “Giù le mani dalla trasmissione di Bianca Berlinguer, per cosa poi? Per aver ospitato Orsini? Questa guerra ci sta portando a vivere in un clima di censura. Vi racconto un episodio. Alcuni giornali hanno accostato il mio nome a quello di Orsini, hanno detto che ci siamo incontrati, che facciamo una strategia insieme e che sarà nostro candidato. Il mio staff avevo smentito, ma hanno pubblicato lo stesso la notizia. Ecco, lo dico forte e chiaro: il M5S si batterà perché Bianca Berlinguer rimanga al suo posto a fare la trasmissione. Difendiamo lei e il direttore del Tg2 fino alla fine. E visto che ci siamo: l'intervista a Lavrov è bene che ci sia stata in un paese democratico. Così abbiamo dimostrato al mondo intero che non c’è censura in Italia. Questa è la differenza tra noi e la Russia e io ne vado orgoglioso”.

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