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Il caro pedaggi in autostrada slitta al 2023. Niente aumenti per A24 e A25. Per ora...

Antonio Sbraga
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La temuta stangata sull'A24 e A25 verrà rinviata al 2023: «Il Governo ritiene opportuno operare per far sì che l'attuale blocco delle tariffe delle tratte autostradali in questione, previsto fino al 30 giugno 2022, venga prorogato al 31 dicembre 2022». Così ha annunciato il ministro per le Infrastrutture, Enrico Giovannini, ieri a Montecitorio nel corso di un'audizione, richiesta dal capogruppo di Fdi, Francesco Lollobrigida, sul caro-pedaggi della sesta autostrada più cara d'Italia (+187% in 12 anni, con una media di 10 centesimi al km: tutti tariffati come «strada di montagna», compresi gli 11 del pianeggiante tratto urbano di Roma, dalla barriera Est fino al Verano). Dal primo luglio prossimo era previsto un ulteriore rincaro del +34,75% e ieri una rappresentanza dei 111 sindaci di Lazio e Abruzzo ha incontrato le delegazioni di alcuni partiti a Montecitorio proprio mentre il ministro relazionava anche sulla sicurezza delle due arterie autostradali.

 

 

«Le tratte considerate a maggiore criticità sono concentrate nel ramo Roma-Turano della A24 sul quale pesano il maggior traffico e il maggior grado di ammaloramento delle strutture, quasi tutte realizzate alla fine degli anni Sessanta del secolo scorso, e del ramo Turano-Pescara della A25, dove la criticità sismica, oltre a quella geometrica del tracciato, è preponderante - ha spiegato il ministro Giovannini- Il Commissario straordinario ha predisposto un piano di adeguamento dell'autostrada con un impegno complessivo pari a 6,5 miliardi di euro, distinto in due fasi, la prima per una spesa di 5,2 miliardi da completarsi entro il 2025, una seconda per una spesa di 1,3 miliardi di euro da realizzare dopo il 2025. Questo per consentire lavori di riqualificazione autostradale e prevenzione del rischio sismico. Per questo sono state stanziate risorse pubbliche in 3,1 miliardi di euro».

 

 

Secondo il ministro la società concessionaria, la Strada dei Parchi, ha presentato piani economici e finanziari che «prevedevano incrementi tariffari non sostenibili totalmente». Oggi alle 15,30 Giovannini riceverà al Ministero il senatore Luciano D'Alfonso (Pd) con una delegazione di due Comuni di Abruzzo e Lazio, Velia Nazzarro, sindaca di Carsoli, e Gianni Innocenti, assessore di Tivoli, che continuano a chiedere «una soluzione definitiva al problema del caro pedaggi e della sicurezza. La battaglia non si ferma: il 21 - avvertono i 111 sindaci- saremo di nuovo davanti ai caselli».

 

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