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Mascherine, cade l'obbligo anche al lavoro: spunta la raccomandazione. Cosa cambia dal 1° maggio

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Il governo lavora a un emendamento al decreto Covid approvato il 24 marzo e a un’ordinanza del ministero della Salute per disciplinare l’obbligo dell’uso delle mascherine dopo il primo maggio. Il dispositivo di protezione dovrebbe restare obbligatorio a scuola fino a fine anno e anche sui trasporti, al cinema e al teatro, nei palazzetti. Giovedì 28 aprile si chiuderà il quadro e - dopo una confronto tra i ministeri coinvolti e le autorità sanitarie si deciderà se mantenere l’obbligo di indossare il dispositivo di protezione anche in uffici, negozi e servizi alla persona, anche in base ai diversi protocolli già siglati per i vari settori. 

 

A riguardo si è tenuta mercoledì 27 aprile una riunione di maggioranza alla presenza del governo e dei membri della commissione Affari sociali della Camera per chiudere l’accordo sugli emendamenti al decreto Covid che verrà convertito alla Camera. L’esecutivo lavora alla riformulazione dei pareri. Gli ultimi nodi sul tavolo riguardano il reperimento dei fondi per permettere ancora prezzi calmierati per i tamponi e facilitare le visite a chi ha parenti nelle Rsa. Per quanto riguarda le norme sull’utilizzo delle mascherine varrà un’ordinanza del ministero della Salute.

 

Sull'emendamento che trasferisce a un'ordinanza del ministero l'autorità di intervenire sugli obblighi, dal 1 maggio si cambia. Le mascherine saranno obbligatorie a scuola fino a fine anno. Per i trasporti, cinema, teatri e per gli eventi sportivi si punta a una proroga di un mese. Per quanto riguarda i luoghi di lavoro l’orientamento sarebbe quello di prevedere una semplice raccomandazione e di lasciare alle aziende poi eventualmente la possibilità di adottare una linea più netta. Niente più richiesta del green pass e negli ospedali si continuerà a mantenere l’obbligo di vaccinazione fino a fine anno. 

 

 

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