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Otto e mezzo, Lucio Caracciolo stufo delle divisioni: “Uno dei 25 aprile più tristi”

Federica Pascale
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“Uno dei più tristi 25 aprile che io ricordi". Parole di Lucio Caracciolo, ospite di Lilli Gruber durante la puntata di Otto e Mezzo andata in onda, come sempre su La7, il giorno, per l’appunto, dell’Anniversario della Liberazione del nostro Paese. Triste perché anche questa giornata, che dovrebbe unire, invece divide l’opinione pubblica e i partiti politici che colgono l’occasione per strumentalizzarla a proprio favore. Diversi i cortei organizzati in tante città d’Italia, e molte le polemiche. Anche il leader del Partito Democratico, Enrico Letta, non è riuscito a scampare alle critiche ed è infatti stato definito “servo della Nato” da certi ‘antifascisti’. "Questa è casa nostra. La costituzione, l'antifascismo sono casa nostra" ha risposto Letta, continuando a marciare insieme ai suoi nel corteo che ha avuto luogo oggi a Milano.

 

 

"Non si capisce cosa c'entri il 25 aprile con la guerra in Ucraina – ha commentato il direttore di Limes -. Sovrapponiamo, come se fosse sempre presente, il passato all'attualità e mescoliamo tutto". "Le contestazioni non ci sarebbero mai state se non ci fosse stato il 25 aprile - ha proseguito Caracciolo -. Abbiamo avuto quella vittoria di ormai molti anni fa che abbiamo forse un po' dimenticato. Dovrebbe essere una lezione ancora valida oggi, senza strumentalizzazioni”.

 

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