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Ucraina, Toni Capuozzo tira fuori foto e video: il particolare che nessuno ha visto a Bucha. E Di Battista applaude

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Toni Capuozzo non ci sta a farsi dare del negazionista filo-Putin per aver espresso dubbi sulla ricostruzione dell'eccidio di Bucha, la cittadina a pochi chilometri da Kiev dove centinaia di civili morti sono stati trovati dopo il ripiegamento dei soldati russi. Il giornalista, esperto inviato di guerra, è stato attaccato da più parti per le sue tesi, così giovedì 7 aprile ha dedicato due post su Faceboook molto densi di contenuti per rispondere alle critiche. "Faccio delle domande e nessuno risponde. Stiamo alle immagini, allora" scrive Capuozzo che mostra due foto provenienti da Bucha. 

 

Si vede il corpo di un uomo, con un giubbotto blu e un fazzoletto bianco legato al braccio, fotografato in due posti diversi e in pose differenti. "Pubblico le fotografie di una vittima di Bucha -la stessa persona, è nel post precedente - e niente, è stata spostata a nostra insaputa, a beneficio di cosa?" si chiede il giornalista che commenta anche alcune foto pubblicate da Dagospia: "Solo io mi accorgo che in almeno due fotografie le vittime hanno il bracciale bianco dei filorussi? Cos'è stato, il suicidio di una setta? Attendo risposte dai maestri che distribuiscono sdegno, pur di farci accettare tutto, economia di guerra e guerra stessa" è il duro attacco sui social. 

 

Capuozzo ammette di non essere infallibile, "ma ci sono errori che so di non voler fare. Ho davanti un video, girato nei dintorni di Bucha, di un’imboscata ucraina a un gruppo di soldati russi in ritirata. I soldati russi sono a terra, e dalle pozzanghere di sangue e dalla gola di qualcuno si capisce che sono stati sgozzati. Gli ucraini si aggirano tra loro, uno a terra muove un braccio, gli sparano" afferma in un altro post. Si tratta senza dubbio "di un piccolo crimine di guerra", scrive spiegando che non ha senso mostrarlo "per far vedere che gli ucraini, per quanto aggrediti, non sono dei boy scout". "Si vedono i volti degli autori, fieri, mentre dicono 'Gloria all’Ucraina', e magari un giorno ci sarà una piccola inchiesta (il video è loro, non è rubato, è esibizione tronfia). No, non aggiunge nulla che io già non sappia: la guerra peggiora tutti", argomenta il giornalista che continua a porre domande sulla verità ufficiale. Perché non è stata coinvolta, sulla scena del massacro di Bucha, la Croce Rossa Internazionale? Forse per "il timore che vedessero, ad esempio la scena che vi ho descritto prima? O che facessero domande indiscrete?".

 

Poi rivela che la stampa ucraina il 2 aprile "annunciava un’operazione dei corpi speciali per stanare sabotatori e collaborazionisti dei russi. Com’è finita?", e pone dubbi sulle foto satellitari pubblicate dal New York Times che risalirebbero però al 1 aprile secondo alcune ricostruzioni. Poi ancora parla dello stato di conservazione dei corpi, sul fatto che alcuni sono stati seppelliti e altri no, sui cadaveri col bracciale bianco dei collaborazionisti. Una sfilza di domande che includono anche una parziale risposta, ossia che la ricostruzione data per buona dai grandi media potrebbe non essere esaustiva. In calce al post spunta Alessandro Di Battista, ex Movimento 5 Stelle: "Domande lecite", scrive l'ex grillino. 

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