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DiMartedì, il generale Vincenzo Camporini e l'altro piano di Putin: "Come potrebbe attirarci in trappola"

Giada Oricchio
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Quali sono i veri piani di Putin? Che ordini hanno le truppe militari russe? Quanto riusciranno a resistere gli eroici ucraini? E cosa succederà sul campo martoriato del Paese guidato da Zelensky?

Il generale Vincenzo Camporini, ospite dell’approfondimento politico di LA7, “DiMartedì”, il 15 marzo, ha analizzato a che punto è  l’invasione: “Siamo in una situazione di stallo che è confermata anche dalle immagini satellitari. Abbiamo ragionevoli motivi per dire che lo stallo non è una fake news. C’è uno stato di avanzata russa che trova una resistenza molto forte tanto che i russi si occupano delle città, ma si guardano bene dall’entrare nelle campagne perché finirebbero nelle imboscate e troverebbero la gente armata dei missili anticarro di tipo Strike che mettono in seria difficoltà le armate corazzate che a loro volto non sfruttano abbastanza il rapporto sinergico con la fanteria. Questo non lo vediamo”.

Per l’ex capo di stato maggiore dell'Aeronautica Militare e della difesa esiste un problema di gestione tattica forse dovuto all’impiego di giovani di leva non ancora addestrati a dovere. Per Camporini è credibile l’ipotesi che i gerarchi militari di Putin non sappiano come avanzare: “L’uso di armamento generico, missili e bombe non guidate sulle città è segno di un’incapacità di procedere dal punto di vista tattico. Qualcuno si è spinto a dire che Putin sta attirando in trappola l’Occidente facendogli vedere che è debole militarmente in modo tale da conservarsi le forze veramente capaci per un’eventuale futura verso l’Occidente, ma considero questa ipotesi totalmente assurda”.

Il conduttore Giovanni Floris gli ha fatto notare che per quanto “assurda” non l’aveva esclusa, ma l’aveva messa sul tavolo e il generale ha ammesso: “Sì perché è sorprendente la scarsa combattività di queste forze che subiscono un mucchio di perdite e non riescono a conseguire gli obiettivi tattici evidenti”.

 

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