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L'Aria Che Tira, esplosione in diretta a Kharkiv nel mercato: l'inviato interrompe il collegamento. Terrore in studio

Giada Oricchio
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La guerra in Ucraina irrompe in diretta a “L’Aria che Tira”, il programma sull’attualità del mattino di LA7. Durante la puntata di mercoledì 16 marzo, la conduttrice Myrta Merlino stava documentato la guerra in Ucraina con gli inviati sul posto e con alcuni opinionisti in studio, ma quando si è collegata con il freelance Cristiano Tinazzi dalla martoriata Kharkiv (colpita giorno e notte incessantemente) si è assistito a un bombardamento in tempo reale.

Alle spalle del giornalista, un mercato è stato distrutto da un attacco aereo: fiamme altissime, una nube di fumo denso e nero, sirene ululanti all’impazzata, andirivieni di vigili del fuoco e gente che scappava. Immagini terribili che hanno lasciato allibita Merlino: “Oh Gesù santo… pazzesco sembra un film invece è la realtà, una realtà impressionante… questa è la guerra… ogni volta che esco da questo studio mi porto il dramma sulla pelle… è un disastro umanitario di dimensioni bibliche”.

Tinazzi ha dovuto interrompere il collegamento per trovare riparo dall’odore acre e tossico dei missili. Poi ha raccontato che Kharkiv viene rasa al suolo senza pietà: “Stanotte c’è stato un bombardamento fortissimo anche nelle palazzine residenziali, colpiscono in piena città, è un inferno. La popolazione è costretta a vivere segregata nei rifugi, ammassata nonostante il Covid, non ci sono mascherine. Escono il meno possibile giusto per procurarsi il cibo che però scarseggia, è razionato e ci sono i militari che tentano di evitare saccheggiamenti da parte degli sciacalli”.

 

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