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L'intelligenza artificiale non decolla e Marco Carrai liquida la società

Andrea Giacobino
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Un solo bilancio, quello del 2020, un utile di poco più di mille euro su ricavi per 13mila. È durata poco più di un anno la puntata di Marco Carrai, fidato consigliere di Matteo Renzi, nel business dell'intelligenza artificiale. Qualche giorno fa, infatti, la Salzenberg Ai costituita nel marzo del 2020 è stata messa in liquidazione: a Milano davanti al notaio Stefania Rosa la società è stata sciolta per la sopravvenuta impossibilità di conseguire l'oggetto sociale che era «lo sviluppo, la produzione e la commercializzazione di prodotti e servizi ad alto contenuto innovativo». La Salzenberg aveva come presidente Carrai che la controllava al 65% tramite la sua Marzocco Investments mentre il restante 35% era della Cognitive Technologies di tre esperti data scientist.

 

 

Presidente della società sciolta era Alessandro Barnaba. Nato a Roma nei 1973, laureato alla Luiss e domiciliato a Londra, Barnaba da 20 anni ha lavorato per Jp Morgan, di cui è stato global chairman per l'Investment banking e il suo nome è comparso sui siti dei tifosi della Roma, perché sarebbe stato l'uomo chiave della trattativa che ha portato Dan Friedkin sul ponte di comando del club giallorosso. Oggi è consigliere di Battistoni, la società romana nota per camicie e cravatte con negozio in via Condotti, di cui è socio al 40% attraverso la lussemburghese Gryphon Holdings. Uscito da Jp Morgan ha costituito il fondo inglese Merlyn Advisors che ha acquisito la squadra di calcio Lille. 

 

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