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Burioni ricorda l'iniezione ad Elvis Presley, così il virologo vuol convincere Djokovic a vaccinarsi

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Roberto Burioni, Novak Djokovic ed Elvis Presley. Il virologo, il tennista e il re del rock. Non è l'inizio di una barzelletta. Cosa hanno in comune? A prima vista nulla. Professioni completamente diverse. Eppure, nell'era della pandemia può accadere che i loro mondi si incontrino. Grazie al primo dei tre. Il virologo amante di Twitter coglie l'occasione per scrivere la seguente frase: "Pensate che bello se Djokovic si vaccinasse contro COVID-19 in diretta televisiva come Elvis Presley contro la polio nel 1956". Ed ecco la foto di Elvis con la maglietta a maniche corte mentre si fa fare l'iniezione contro la polio.

 

 

 

 

Tutto, ovviamente, nasce dalla battaglia che il numero uno al mondo del tennis, Novak Djokovic, sta conducendo in questi giorni in Australia. Dove gli è stato di nuovo ritirato il visto d'ingresso ed è in attesa di essere espulso dal Paese. A meno che il ricorso (l'ultimo) contro il governo australiano non dovesse cambiare nuovamente le carte in tavola rimettendolo in gioco per disputare l'Australian Open.. Quale sia la posizione di Burioni sul caso Djokovic è facilmente immaginabile. Chissà se il tennista serbo si inspirerà davvero ad Elvis the Pelvis e, con un coup de théatre finale, decida davvero all'ultimo di spiazzare il mondo intero.

 

 

 

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