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Da Lilli Gruber impazziscono per Berlusconi al Quirinale: "Atto pornografico!"

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"Uno scandalo", un obbrobrio", "un atto pornografico". A Otto e mezzo piomba come una testata nucleare la notizia del giorno del centrodestra, che ha chiesto a Silvio Berlusconi di sciogliere le riserve e correre per la presidenza della Repubblica. L'ipotesi manda in tilt gli ospiti di Lilli Gruber che venerdì 14 gennaio conduce la trasmissione di approfondimento di La7. 

 

Antonio Padellaro del Fatto quotidiano quasi non ci crede. "Parliamo della presidenza della Repubblica. Avremmo il primo presidente condannato per frode fiscale, eletto con un ricorso pendente. Un minuto dopo l'elezione tutti quelli che hanno investito soldi in Italia scapperebbero a gambe levate" è la tesi del giornalista per il quale "sarebbe uno scandalo internazionale".  In collegamento c'è Stefano Zurlo che ribatte: "È il centrosinistra che deve trovare un'altra candidatura. il fatto che Berlusconi si presenti non può essere uno scandalo, arrivano solo consensi come quello da parte del Ppe". 

 

Per Padellaro "ora è indispensabile una iniziativa del centrosinistra Conte e Letta candidino qualcuno che tolga di mezzo questa cosa incresciosa" sbotta

Furioso il commento di Alessandro De Angelis dei HuffPost. "E un atto pornografico dal punto di vista politico, istituzionale  e morale" è il giudizio incendiario del giornalista che poi attacca Zurlo che ha protestato per i toni usati. "Capisco che devi guadagnarti il pane" è l'insulto di De Angelis a Zurlo che replica: "La questione pedane te la tieni per te, non offendere". Ma De Angelis è un fiume in piena: "Tragica barzelletta che fa saltare la presidenza della Repubblica, con un indagato a capo dei magistrati". 

 

"Berlusconi è sotto processo da 25 anni, abbiamo visto come sono andati a finire tutti i procedimenti tranne uno, oggetto di ricorso..." ribatte Zurlo, unico giornalista in trasmissione fuori dal coro antiberlusconiano.

Non è finita qui. Il Cav capo del Csm fa gridare all’"obbrobrio" l'avvocata Elisabetta Rubini di Libertà e giustizia, che sostiene la tesi - singolare - dell'accanimento del Cav contro la magistratura. "In molti processi è stato assolto, ma in altri è intervenuta la prescrizione" attacca l'avvocato: "gli italiani non vogliono un pluri-imputato presidente". Zurlo chiosa e dà una stoccata alla conduttrice: "Tesi ridicole, sembra un puntata di 20 anni fa...". 

 

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