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Falsificato il testamento dello sceneggiatore Losito. Sequestrati 5 milioni al produttore tv Tarallo

Valeria Di Corrado
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  1. Il giallo sulla scomparsa dello sceneggiatore tv di Mediaset, Teodosio Losito, si arricchisce di un nuovo colpo di scena. Il nucleo di polizia economica-finanziaria della Guardia di Finanza ha sequestrato beni per poco meno di 5 milioni di euro al produttore televisivo Alberto Tarallo, indagato dalla Procura di Roma per falsità in testamento olografo e falsità in scrittura privata. Secondo l’accusa per procurarsi un ingiusto profitto patrimoniale, arrecando un danno agli eredi legittimi, avrebbe scritto un falso testamento del compagno Losito, imitandone la calligrafia e la firma, in cui veniva nominato erede universale di tutti i beni. Dopo la sua morte - il corpo senza vita dello sceneggiatore fu trovato nella sua casa romana l’8 gennaio 2019 - Tarallo lo avrebbe depositato dal notaio, acquisendo la titolarità di tutti i beni.

 

 

«Emerge con chiara evidenza come l’indagato, approfittando della morte del compagno, abbia messo in atto un disegno criminoso volto all’acquisizione dei beni di Teodosio Losito, al fine di escludere dall’asse ereditario la famiglia del defunto, procurando a sé un ingiusto profitto patrimoniale e arrecando danno ai legittimi eredi», scrive il gip Maria Paola Tomaselli nel decreto di sequestro preventivo. La consulenza grafologica disposta dalla Procura, oltre che per il testamento, ha confermato anche «i dubbi sull’autenticità delle lettere d’addio di Losito». Secondo l’accertamento grafologico «gli scritti appartengono ad un’unica mano, ovvero quella di Tarallo».

Fra i beni sequestrati al fondatore della società Ares ci sono auto, immobili e terreni. Secondo la perizia disposta dai magistrati, la calligrafia sul testamento e su tre lettere datate tra dicembre 2018 e l’8 gennaio 2019 (giorno della sua morte), non sarebbe quella di Losito ma quella di Tarallo. Intanto in Procura è aperta un’inchiesta per istigazione al suicidio in relazione al decesso di Losito. Il pm titolare del fascicolo, Carlo Villani, nei mesi scorsi ha ascoltato vari testimoni del mondo dello spettacolo, protagonisti delle fiction prodotte dalla Ares, come Gabriel Garko e Manuela Arcuri, Giuliana De Sio, Nancy Brilli, Barbara D'Urso, sono stati senti dal pm come persone informate sui fatti nell'inchiesta, partita dalle rivelazioni fatte nella casa del Grande fratello vip a settembre 2020 da Adua del Vesco e Massimiliano Morra. 

 

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