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No vax preferisce morire rifiutando le cure, la triste storia di Alessandro Mores. Ma dove finiremo…

Francesco Storace
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Una tragedia figlia di questo tempo di contrapposizioni folli. La storia accade a Vicenza e riguarda un padre di famiglia che aveva impugnato la bandiera no vax. Quindici giorni fa i primi sintomi Covid avevano allarmato i suoi cari e martedì scorso è arrivato in condizioni disperate nell’ospedale della città.

 

Però Alessandro Mores ha perso la sua battaglia contro la malattia che preoccupa il mondo. E ad appena 48 anni questo padre di tre figli ha rifiutato anche di farsi intubare: erano i medici che lo pregavano di accettare il trattamento sanitario proprio per le sue condizioni assolutamente gravi.

 

Ma lui, no vax convinto e fiero delle sue idee, non ne ha voluto sapere. E in ospedale ha passato solo poche ore, perché è morto.

Hanno tentato persino di farlo convincere dal figlio maggiore per accettare le cure. Il ragazzo ha fatto una videochiamata accorata al papà che non ne voleva sapere.

 

L’unico consenso che Mores ha dato prima di spirare è stato solo alla rianimazione. Ma non c’è stato verso di fargli tornare a battere il cuore.

Una storia davvero triste, che fa riflettere. Perché rifiutare così ostinatamente la vita, persino quando sei ricoverato e sei ad un passo dalla morte?

Nessuno impone il vaccino, che finora non è stato reso obbligatorio, se non attraverso strumenti contestati come il green pass. Ma che ci si debba privare del diritto a vivere sta diventando davvero incredibile e ci si chiede se davvero questo debba essere il destino di chi dice ostinatamente di no.

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