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Lele Mora si racconta: "Tanti errori, mi ha salvato la mia famiglia"

Giovanni Terzi
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Lele Mora mi manda un video del 29 maggio del 2005 in cui suo papà e sua mamma, Arno e Amerina, celebravano a Bagnolo Po, un comune di poco più di mille abitanti in provincia di Rovigo, il loro sessantesimo anniversario di matrimonio. Lele Mora in quel periodo era l’incontrastato dominus della televisione e non c’era personalità televisiva che, per avere successo, non doveva passare da lui. In quel video, in quella celebrazione che festeggiava l’amore tra i suoi genitori, c’erano tutti attori, conduttori, star del cinema al cospetto di Re Lele Mora. Ma si sa, quando si cade in disgrazia, pochi rimangono accanto.
Ed oggi Lele chi hai vicino?
«I miei figli, Mirko e Diana e la mia famiglia e, credimi, non è poco».
Ho saputo che sei stato operato di un brutto male. Adesso come stai?
«Poco prima del lockdown, era dicembre 2019, mi hanno trovato un sarcoma molto grande tra i reni e i polmoni. Sono dovuti intervenire d’urgenza e per fortuna l’hanno asportato.
Ho dovuto fare cinquanta cicli di radioterapia e, quando sono uscito dall’ospedale, ero pieno di “sacchetti della spesa” come li chiamo io, che raccoglievano le urine. Ed anche qui mia figlia Diana insieme a mia sorella Gabriella, oltre che a Mirko mio figlio, sono stati a me accanto rendendo possibile la mia guarigione».
Insomma la famiglia come valore assoluto per te?
«Così mi hanno insegnato i miei genitori ed io ho cercato di trasmettere loro la stessa educazione. La mia famiglia era di origine contadina: mio papà zappava la terra e non faceva carezze ma con gli occhi sapeva dirti che ti voleva bene».
Ed oltre alla tua famiglia chi ti è rimasto accanto in questi ultimi quindici anni, da quando non sei più solamente il potente agente delle “star” televisive?
«Iva Zanicchi veniva tutte le settimane in carcere a trovarmi. Quando era in vita Nilla Pizzi mi ha dimostrato grande affetto e presenza così come Orietta Berti. Ma stiamo parlando di persone con una virtù morale superiore alla norma».
E sei stato deluso da qualcuno?
«Impossibile dire una persona sola, in tanti mi hanno voltato le spalle; mia mamma diceva “fai del bene e mettilo da parte”, come dire non aspettarti nulla in cambio. Ero un uomo potente e tutti venivano per corteggiarmi, ero il sultano, il Cardinale Richelieu, che risolveva ogni problema. In realtà io sono un umile ragazzo di campagna che amava accogliere gli amici così come mi aveva insegnato mia mamma. Ed anche oggi, seppur quasi settantenne, mi sento ancora molto giovane e per questo ho sempre pensato che andare in pensione ti renda un uomo inutile».
Quindi lavori ancora?
«Certamente e lo farò fino all’ultimo giorno della mia vita».
Come è cambiato il mondo dello show biz?
«Una volta fare un evento era un fatto di cultura popolare straordinaria.
Oggi è finita l’epoca delle "vacche grasse", non ci sono più le risorse per fare produzioni davvero importanti.
Però, a sensazione, credo che prima o poi tornerà un periodo di magnificenza».
Sei caduto ma hai saputo rialzarti. Quali errori pensi di aver commesso?
«Credo che il mio grande errore sia stata l’esposizione mediatica. Fino a quando agivo dietro le quinte nessuno mi toccava poi, improvvisamente, appena sono andato da Santoro ospite del suo programma "Sciuscià" ho iniziato a subire attacchi. Poi un altro errore è stato quello di guadagnare troppo».
In che senso?
«Quando guadagni troppo hai molte distrazioni e vieni preso dalla fobia di spendere e spandere. Fai errori anche dal punto di vista della gestione delle risorse; diciamo che vivi in un vortice senza più avere il controllo preciso delle cose. Così ho commesso molti errori anche dal punto di vista fiscale».
La tua pagina di Wikipedia si apre con questa tua frase sui soldi «Si crede che il profitto, in particolare il profitto di breve periodo, sia l'unica misura di valore. Spesso in questa situazione il profitto è a scapito del bene generale e in violazione dei fondamentali princìpi di etica e correttezza, però il successo che se ne ottiene è ammirato e riverito dai media, diventa santificante e rende irrilevante ogni altra considerazione». È una frase riferita al tuo rapporto con i soldi o anche valida per altre persone?
«Per me e per altre persone che magari sono state a me vicine»
Ti riferisci a qualcuno in particolare?
«Uno su tutto Fabrizio Corona. Un ragazzo di una intelligenza straordinaria ma schiavo del denaro. Quando Fabrizio si libererà da questa sua dipendenza sarà per lui un bene».
Rispetto agli anni in cui eri il Dominus della televisione, come è cambiata la comunicazione?
«Tutto è cambiato in modo radicale. I social, internet hanno reso tutti autodidatti e gli agenti non servono più a nulla».
Chi sono i nuovi comunicatori che ti piacciono?
“Fedez e la Ferragni; due assoluti fuoriclasse».
Ma Fedez entrerà in politica?
«Spero di no.
È bravo su altre cose e poi lasciamo fare la politica a chi la sa fare».
Per esempio chi sa fare politica oggi?
«Giorgia Meloni secondo me sta dimostrando un grande talento e acume politico.
Stando all’opposizione è riuscita a portare Fratelli d’Italia ad essere il secondo partito scavalcando la Lega di Matteo Salvini».
Secondo te quale è stata la caratteristica che ha premiato la Meloni?
«La coerenza. Giorgia Meloni ha saputo tenere il punto facendo capire che non è disposta a retrocedere rispetto alle sue idee solo per le poltrone e con un certo Mario Draghi al Governo».
Cosa pensi di Draghi? 
«Una persona capace che ha saputo con il generale Figliuolo organizzare le vaccinazioni e non solo. Spero che Draghi diventi, insieme all’Italia, il punto di riferimento per tutta l’Europa».
Tra poco il Parlamento si esprimerà sul nuovo Presidente della Repubblica. Chi vorresti?
«Su tutti Silvio Berlusconi anche se, alla fine non ci riuscirà.
Penso che a Silvio si debba l’elezione a Presidente».
Invece in televisione chi sono oggi le star?
«Nessuna oggi è una star come quelle che ho avuto io.
Parliamo della Carrà, la più grande in assoluto, della Ventura, della Ferilli e metterei anche la Marini perché ovunque passa lascia il segno o per il suo essere o per il suo apparire».
E chi invece non lascia il segno?
«Un nome su tutti è Antonella Elia secondo me sopravvalutata.
Molto meglio di lei una come la Cipriani».
E cosa guarda oggi in televisione Lele Mora?
«Nulla. L’unica cosa che guardo è "Report" ma quello di adesso con Sigfredo Ranucci; quando c’era la Gabanelli era troppo di sinistra».

Hai mai tradito una artista assistita da te?

«Mai. Per me erano davvero famiglia ed infatti Antonio Marano di me ha sempre detto "un signore come Lele Mora non l’ho mai incontrato"».
 

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