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Viterbo sotto choc, ucciso a Tarquinia un professore universitario. L'amico: "Era un uomo mite"

 Le saline a Tarquinia, dove è stato ritrovato il cadavere

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Si indaga per omicidio in relazione alla morte di Dario Angeletti, biologo marino e professore associato all’università di Viterbo, trovato cadavere in un’autovettura nel parcheggio sterrato nei pressi delle Saline, a Tarquinia, vicino Roma. L’uomo avrebbe ferite compatibili con un colpo di arma da fuoco alla testa. Ad indagare i carabinieri di Viterbo.

La vettura è stata posta sotto sequestro per consentire una serie di accertamenti investigativi. Sul posto anche il comandante provinciale dei carabinieri, Andrea Antonazzo.

Alle Saline di Tarquinia, non lontano dal luogo in cui è stato ritrovato il cadavere di Dario Angeletti, docente Unitus e biologo marino, sorge il laboratorio di ecologia e centro ittiogenico sperimentale dove la vittima, spesso, si recava per lavoro. Non è chiaro se Angeletti si trovasse lì per motivi professionali, ma era una zona che conosceva bene. I carabinieri stanno passando al setaccio tutta l’area. Il magistrato ha disposto l’esame autoptico che potrebbe essere effettuato giovedì.

«Un uomo mite, talmente mite che a volte lo avrei sbattuto al muro per la sua mancanza di carattere»: è così che un amico descrive Dario Angeletti, il professore dell’università della Tuscia trovato morto - forse ucciso - oggi pomeriggio alle Saline di Tarquinia all’interno della sua Volvo grigia. «La verità è che questo mondo quelli così li fa letteralmente a pezzi - spiega -. Non so francamente cosa pensare e come sempre ho la sensazione che in questi casi qualsiasi cosa dicessi sarebbe una colossale stupidaggine».

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