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Omnibus, la pediatra smentisce Crisanti sul vaccino ai bambini e Gaia Tortora bastona i colleghi

Giada Oricchio
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Il vaccino contro il Covid per i bambini dai 5 agli 11 anni sarà accessibile dal prossimo 16 dicembre. La comunità scientifica, nonostante il via libera di Ema e Aifa, gli enti regolatori del farmaco, registra voci discordanti, a cominciare dal professor Andrea Crisanti.

A “Omnibus”, l’approfondimento sull’attualità del mattino di LA7, la conduttrice Gaia Tortora chiede lumi alla dottoressa Elena Bozzola, membro della Società italiana di Pediatria: “Da una parte leggo che il Covid sta colpendo di più i bambini e che il long Covid dura più a lungo, dall’altra che Crisanti denuncia ‘fake di Stato’ e invoca prudenza sui più piccoli, dice: ‘lasciamo stare i bambini, non sono adulti in miniatura’. Dottoressa che si fa?”.

La pediatra smentisce il microbiologo: “Proprio perché non sono adulti in miniatura, il vaccino è stato testato sulla fascia pediatrica e la formulazione sarà ridotta, saranno somministrati 10 mg non 30. Il dosaggio cambia. L’obiettivo è dare un’efficacia alta con la minima dose. Al dottor Crisanti che lamenta pochi trial, ricordo che c’è stata la fase 4 cioè 4,5 milioni di bambini americani e israeliani lo hanno già ricevuto a e a oggi non risultano casi di morte o di reazione severa e grave”.

La dottoressa usa le stesse parole del presidente del CTS, Franco Locatelli, per definire la dose pediatrica: “Penso che sia uno splendido regalo di Natale che ci ha fatto Aifa e in generale la scienza. E’ importante vaccinare i piccini perché si stanno ammalando più che in passato, la variante Alfa era più buona, diciamo così, la Delta li infetta molto. E’ importante proteggerli anche per evitare la Mis-C, la sindrome infiammatoria multi sistemica che non colpisce solo i soggetti fragili, ma qualsiasi bambino. Per non parlare del long Covid. Non è giusto far ammalare un piccolo e farlo stare in ospedale”.

La conduttrice, forte anche delle dichiarazioni del medico in collegamento, ne approfitta per ricordare che lo show no vax in tv non funziona nemmeno in termini di share noj solo per salvarsi dal contagio o addirittura dal ricovero in ospedale. La dottoressa Bozzola si spinge oltre affermando che “da pediatra e da mamma di due figli di 7 e 9 anni non vedo l’ora che arrivi il vaccino, sono ansiosa di poterli prenotare e proteggere. Si fa il loro bene”. Tuttavia c’è una categoria che rimarrà esclusa dal vaccino: “Le controindicazioni sono pochissime, non si può vaccinare chi ha una reazione allergica importante ad alcun eccipienti del vaccino, ma sono casi molto rari. Rassicuro tutte le mamme e i papà, i medici chiariranno dubbi e ansie prima della somministrazione” conclude la pediatra.

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