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Gabriel Robert Marincat condannato all'ergastolo per il massacro della piccola Sharon di 18 mesi

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È stato condannato all'ergastolo Gabriel Robert Marincat, operaio romeno di 26 anni, accusato di aver violentato e ucciso Sharon Sapia Barni, bimba di 18 mesi, che la madre - compagna dell'uomo - gli aveva lasciato in cura un pomeriggio, a Cabiate, in provincia di Bergamo, lo scorso 11 gennaio. La Corte d'Assise di Como ha condannato l'uomo al carcere a vita, come conferma l'avvocato Stefano Plenzick, per la morte della bambina. I giudici hanno anche disposto il risarcimento del danno con una provvisionale alla mamma di 200mila euro e al padre di 50mila euro.

 

 

L'uomo raccontò ai soccorsi che la piccola era rimasta schiacciata da una stufa. Nell'incidente descritto da Marincat ai soccorsi e alle forze dell'ordine che, lo scorso 11 gennaio intervennero, la piccola aveva riportato "lo schiacciamento del cranio come conseguenza della caduta della stufa". Accidentalmente, fu il racconto, la stufa sarebbe caduta da un mobile sul quale era poggiata mentre la bambina stava giocando.

 

 

La piccola fu portata dai soccorsi all'ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo in condizioni disperate dove morì poco dopo. La procura di Como, con le indagini coordinate dal pm Nicola Piacente, chiarì che, al termine dell'autopsia disposta sul corpicino della vittima, "la piccola era stata ripetutamente picchiata", non solo il pomeriggio precedente la sua morte, ma anche in altre occasioni e "violentata in una epoca prossima al tragico pomeriggio di lunedì 11 gennaio". L'attenzione degli inquirenti si sono indirizzate sull'uomo fin dall'inizio: la procura di Como lo ha ritenuto responsabile della morte della bambina. L'accusa nei confronti di Marincat è di maltrattamenti da cui è derivata la morte della vittima e violenza sessuale ai danni di persona minore di anni dieci. Solo a maggio, dopo numerosi interrogatori durante i quali respingeva ogni addebito, Marincat, nuovamente riascoltato dagli inquirenti, ha ammesso le proprie responsabilità, riferendo di aver abusato della bambina per poi picchiarla fino a provocarne la morte. Marincat fu rinviato a giudizio e nel corso del processo il suo legale aveva richiesto l'esecuzione di una perizia psichiatrica, ma l'istanza fu rigettata dalla Corte che lo aveva ritenuto capace di intendere e di volere Si attendono le motivazioni della sentenza verso la quale l'avvocato Plenzick valuterà la possibilità di fare ricorso. Marincat era presente in aula al momento della lettura della sentenza.

 

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