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In Onda, “così saremo sereni”. La ricetta di Walter Ricciardi per battere il Covid: "Più vaccino obbligatorio e super green pass"

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Quali sono le condizioni che possono far scattare l’obbligo vaccinale in Italia? Walter Ricciardi, professore ordinario alla Cattolica e consulente per le questioni internazionali del ministro della Salute Roberto Speranza, è ospite in studio nella puntata del 20 novembre di In Onda, trasmissione di La7 che vede alla guida Concita De Gregorio e David Parenzo, e risponde alle questioni poste dai conduttori: “In Italia è difficile che si verifichino queste condizioni, perché siamo uno dei paesi che ha vaccinato di più, la pressione aumenta, ma non a dei livelli intollerabili. L’obbligo è una misura troppo divisiva ed estrema, mentre vale la pena continuare a promuovere un green pass rafforzato che induca le persone a vaccinarsi”. “In cosa consisterà questo super green pass?” domanda Parenzo e subito Ricciardi risponde: “C’è un adeguamento della durata, abbiamo visto che a sei mesi dal ciclo vaccinale di base c’è la necessità di fare la terza dose. Abbiamo cominciato negli over 65 e ora proseguiamo con gli over 40 e poi la faremo a tutti probabilmente. E questa durata è di sei mesi, adesso ha una durata eccessiva. Israele lo sta facendo scadere a sei mesi, noi dobbiamo riconsiderarlo e condizionarlo alla giusta protezione. La terza dose costituirà un passo importante per prolungare il green pass”. 

 

 


È pronta anche la rivoluzione sui tamponi. “Il tampone antigenico - evidenzia Ricciardi - è il vero tallone d’Achille sulla variante Delta. Ce ne sono tanti sul mercato, ma il migliore lascia scoperto un 30% di falsi negativi, quindi lascia girare anche i positivi, che in media contagiano sei/sette persone, che poi vanno a casa ne contagiano altre e si determina un meccanismo di crescita. Questo super green pass sarà una garanzia di sicurezza”.

 

 

“Quando se ne esce? Dipende - risponde Ricciardi alla grande domanda della De Gregorio - da noi e dobbiamo fare le scelte giuste, nel 2022 noi potremmo avere una buona primavera, un’ottima estate e se vacciniamo i bambini allargando la platea vaccinale un autunno e un inverno sereni. Se non facciamo le scelte giuste ce lo trasciniamo ancora per tutto il 2022 e per i primi mesi freddi del 2023. Escludo che ci sarà il lockdown nazionale, ci potrebbero essere misure e restrizioni locali al massimo. Le mie proposte sono quelle di rendere il vaccino obbligatorio per altre categorie che sono a contatto con i più vulnerabili e i fragili come i sanitari e gli operatori delle rsa, sugli operatori scolastici c’è un punto interrogativo ma essendo a contatto con i bambini dovrebbero avere l’obbligo, ci vuole un green pass adeguato. Così - pronostica Ricciardi - staremo messi meglio e ne usciremo definitivamente”.

 

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