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L'aria che tira, Maria Giovanna Maglie all'assalto: Puzzer? Siamo in dittatura. L'autogol di Roncone, cose gli scappa!

Giorgia Peretti
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“Foglio di via con divieto di soggiorno per un anno a Roma per #StefanoPuzzer, il portuale di Trieste a capo della protesta #nogreenpass. A piazza del Popolo aveva messo un banchetto. Denunciato per protesta non autorizzata. Se questa non è #dittatura”, questo il duro tweet di Maria Giovanna Maglie sulla vicenda di Stefano Puzzer, il leader dei manifestanti di Trieste.

 

Nei suoi riguardi la Questura di Roma ha emesso foglio di via obbligatorio con divieto di soggiorno per un anno dalla Capitale, intimandogli di fare rientro a Trieste. La giornalista rinnova la sua posizione anche negli studi de L’aria che tira, mercoledì 3 novembre.

Ospite in collegamento con il programma di approfondimento mattutino di La 7, condotto da Myrta Merlino, la Maglie si scatena contro la decisione della procura, definendola una misura da regime dittatoriale: “Io vorrei sapere qual è l'entità del reato così grave da Daspo. Addirittura, non può tornare per un anno a Roma, doveva rientrare entro 24 ore a Trieste… cioè io mi domando se tanta durezza rispetto a uno che ha messo un banchetto e si è messo seduto da solo non dando fastidio a nessuno. Non vedo che fastidio abbia dato alla procura, alla questura che lo ha denunciato per manifestazione non autorizzata”. 

 

“Sono impazziti tutti, - prosegue l’intervento- anche i fanatici pro vax, in questa scelta di ignorare i dubbi che ormai sono dubbi anche dei virologi. E mettere tutto su un clima e su una piattaforma di dibattito e discussione perché non esiste la scienza tutta attaccata, esistono le ricerche e gli studi dibattiti di scienziati poi siamo arrivati a Matteo Bassetti che dice che basta con il ‘tamponificio’”.

 

Il paragone del provvedimento contro Puzzer con l’assalto avvenuto alla CGIL è presto servito da Fabrizio Roncone, firma del Corriere della Sera: “Per l’ignobile assalto che fu consentito alla CGIL non ha pagato nessuno, sono passate settimane ma nessuno ha pagato”. La Maglie si aggancia al suo ragionamento picchiando durissima: “Chissà come mai! Lì li accompagnarono, l’ordine pubblico non fu mantenuto proprio”.

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