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Siena, guai per il governo Draghi: UniCredit dice stop alle trattative per Monte dei Paschi

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Bomba sul destino della banca Monte dei Paschi di Siena. Secondo la Reuters il governo italiano e UniCredit sono sul punto di annullare ogni trattativa per la vendita della banca toscana, visto che gli sforzi per raggiungere un accordo su un ingente e costoso piano di ricapitalizzazione non sono andati a buon fine. L’esecutivo guidato da Mario Draghi ha deciso che non sarà in grado di soddisfare le richieste di UniCredit per un pacchetto di ricapitalizzazione del valore di oltre 7 miliardi di euro poiché questo diventerebbe un accordo "troppo punitivo" per i contribuenti italiano.

 

 

Tale decisione rende più difficile per il governo rispettare gli impegni presi con i regolatori dell'UE di ri-privatizzare la banca entro la metà del 2022. Adesso da Roma dovranno negoziare con Bruxelles per avere l’ok per iniettare altro denaro statale in Mps per colmare un deficit di 2,5 miliardi di euro. UniCredit aveva iniziato a discutere del possibile acquisto del Monte dei Paschi sotto la guida del precedente Ceo Jean Pierre Mustier. Il nuovo leader dell’istituto di credito, Andrea Orcel, ha però alzato il tiro rispetto al predecessore, puntando ad un accordo solo per le parti più redditizie della banca e cercando un pacchetto complessivo di ricapitalizzazione superiore a 7 miliardi di euro.

 

 

I disaccordi in particolare sono emersi sulle attività da vendere e sui tagli dei posti di lavoro che erano previsti dal nuovo piano. Una fonte di alto livello ha confermato lo stop all’affare: “Ad oggi non è possibile trovare un accordo alle condizioni di UniCredit. Ma lo stesso quadro che è stato offerto a UniCredit potrebbe essere applicato a un piano autonomo”.

 

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