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Agorà, “tra i migliori al mondo”. Dal Cts si auto-elogiano sulla gestione del Covid

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“Siamo tra i migliori al mondo”. Sergio Abrignani, ordinario di Immunologia all’Università Statale di Milano e componente del Comitato tecnico scientifico (Cts), è ospite della puntata del 21 ottobre di Agorà, programma mattutino di Rai3 condotto da Luiselle Costamagna, e guarda al futuro senza troppi patemi d’animo, elogiando il Paese per come ha gestito la pandemia Covid: “Più che all’immunità di gruppo dobbiamo puntare a vaccinare il più alto numero di persone per mitigare il rischio e rendere questa pandemia una endemia. Qualcosa di tollerabile che ci porteremo dietro come il morbillo e l’influenza. L’Italia - esulta l’immunologo - è sulla strada giusta e lo dicono i numeri dei vaccini, degli infettati, delle complicazioni e dei decessi. Stiamo facendo la cosa giusta e siamo tra i migliori al mondo. Dobbiamo vaccinare di più e arrivare al 90% della popolazione immunizzata, anche quando arriveremo a 47 milioni di vaccinati con due dose, avremo sempre 7 milioni di persone non vaccinati e oltre 1 milione e mezzo di over 60 che sono a più rischio se contagiati”.

 

 

Negli ultimi giorni si fa un gran parlare della variante Delta plus (AY.4.2), a cui viene data la responsabilità del picco di contagi che si sta registrando nel Regno Unito, dove hanno nuovamente sfondato la soglia dei 50mila positivi giornalieri: “Con tutte le varianti, compresa quest’ultima, dobbiamo guardare due cose, la trasmissibilità, ovvero qualsiasi variante che è più trasmissibile della Delta è chiaro che andrà avanti e prenderà il sopravvento, ma questa AY.4.2 non lo è. La seconda - analizza Abrignani - è che, a parità di trasmissibilità, e questa Delta plus sembra essere comparabile alla Delta, va verificato se sfugge di più al sistema immunitario e quindi ai vaccini e non ci sembra sia il caso. Ma ci saranno altre varianti in futuro, i virus mutano di continuo”.

 

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