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L'Aria Che Tira, faccia a faccia con lo studente no Green pass e Myrta Melino sbotta: "Sono idiozie"

Giada Oricchio
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E’ un venerdì caldo in tutta Italia: dal porto di Trieste alle piazza di Bologna, lavoratori e studenti stanno protestando contro il green pass obbligatorio in vigore da oggi 15 ottobre. La tensione si sente anche negli studi di “L’Aria che Tira” dove Myrta Merlino si collega in diretta con i manifestanti per capire le ragioni el loro malcontento. 

Nemmeno il tempo di dare la parola alla piazza che la diretta del programma di LA7 si apre con un furioso litigio a distanza tra la conduttrice e uno studente no green pass. Inizia il faccia a faccia e Merlino sbotta subito: “Ma guardate in faccia la realtà!”. In collegamento c'è Francesco che studia Giurisprudenza e con tono supponente sproloquia di libertà, diritti, imposizioni: “Sono laureato in Legge e sto studiando Filosofia. Il green pass è un obbligo vaccinale mascherato, è una cosa sporca”,

La conduttrice non riesce a seguirlo, si alza in piedi e gli chiede se si ricorda cosa è successo in Italia con oltre 130.000 morti per la pandemia da Covid e la risposta lascia esterrefatta la Merlino: “Voi parlavate di morti perché volevate diffondere la paura e questo incide sulle difese immunitarie. Lo dicono le scienze cognitive, voi come fate a non saperlo?!”. La conduttrice urla: “I morti di Brescia e Bergamo li ricordi? Le corsie degli ospedali erano un disastro. Ma cosa dici?! Ma vi prego! Sono morte migliaia di persone, ma guardate in faccia la realtà! Se mi dici che volevo diffondere la paura, dici un’idiozia grande come una casa”.

Francesco ulula che per due anni la tv come media mainstream ha diffuso la paura e ha nascosto le notizie vere e dato quelle che volevate voi. Mi parla sopra, si calmi, non so nemmeno chi sia, non mi provochi. Il gp è una misura ipocrita e inutile dal punto di vista sanitario come dimostrano i dati”. Myrta allarga le braccia sconsolata e contrariata per le evidenti baggianate, mentre la giornalista Maria Teresa Mieli lo bacchetta: “Ma quali dati? Quelli di Pubmed? Wikipedia? Non ci si informa su Wikipedia! E’ da ignoranti. Questo studente dovrebbe andare a lavorare”. Anche Merlino perde la pazienza: “Ci sono fior di epidemiologi che ci spiegano i dati e i numeri… va beh dai”.

Francesco parla di scienza metafisica contro scienza industria che sta cercando di vendere i propri prodotti, poi fa un discorso arzigogolato sulla realtà e Mieli e Merlino la prendono sul ridere: “Traduci in italiano? Non siamo all’altezza di capirti!”. Le due giornaliste si dicono “basite e preoccupate” dall’accusa di far parte di un complotto. Accusa che viene rinnovata loro anche da Greta, un’altra studentessa di Giurisprudenza che si collega poco dopo. La ragazza sostiene che il vaccino non serve per fermare il virus e accusa i media di dire bugie. Alla domanda di Merlino: “Ma per conto di chi diciamo menzogne”, Greta replica saccente: “Questa è una domanda che dovrei rivolgere io a voi! Vi invito a tornare ad abbracciare la Costituzione che non vale meno della salute pubblica” e Mieli chiosa: “Lei è studentessa all’infinito come il suo collega, in cosa vi siete laureati? Direi che non si è letta bene la Costituzione”.

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